Sinistri stradali, cause relative al risarcimento dei danni per morte o lesioni personali, ius superveniens di cui alla l. n. 102/2006: quale rito per il giudizio d’appello?

In assenza di norme che diversamente dispongano, il processo civile è regolato nella sua interezza dal rito vigente al momento della proposizione della domanda, non potendo il principio del tempus regit acumi in forza del quale lo ius superveniens trova applicazione immediata in materia processuale, che riferirsi ai singoli atti da compiere, isolatamente considerati, e non già all’intero nuovo rito. Pertanto, nelle cause relative al risarcimento dei danni per morte o lesioni personali conseguenti ad incidenti stradali instaurate prima della data di entrata in vigore della L. 21 febbraio 2006, n. 102 e trattate e decise in primo grado secondo il rito ordinario, l’appello deve essere proposto con le forme e nei termini del medesimo rito. Alle controversie in parola, qualora siano pendenti alla data di entrata in vigore della L. 18 giugno 2009, n. 69 e, in relazione ad esse, alla predetta data, non sia stata ancora disposta la modifica del rito ai sensi dell’art. 426 c.p.c., continua ad applicarsi il rito ordinario anche in appello [Cassazione civile, sezione terza, sentenza del 30.6.2015, n. 13311].

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