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L‘art. 12 delle preleggi, laddove stabilisce che nell’applicare la legge non si può attribuire alla stessa altro senso che quello fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione … Read More

L’interpretazione della legge, sia essa statale o regionale, deve essere condotta nel rispetto dei canoni ermeneutici fissati dall’art. 12 preleggi e, pertanto, il ricorso al criterio sussidiario della mens legis non è consentito nei … Read More

Il fondamentale canone di cui all’art. 12 preleggi, comma 1, impone all’interprete di attribuire alla legge il senso fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la loro connessione, potendo … Read More

A fronte di un dato letterale che non ingenera incertezze sul dettato della disposizione non è consentito all’interprete attribuire alla norma una portata più ampia di quella che assume in base al significato … Read More

E’ ormai consolidato il principio che l’art. 12 delle preleggi, laddove stabilisce che nell’applicare la legge non si può attribuire alla stessa altro senso che quello fatto palese dal significato … Read More

Quanto ai concreti criteri interpretativi, da rinvenirsi nelle indicazioni imposte dall’art. 12 preleggi, va poi ricordato che nell’ipotesi in cui la interpretazione letterale di una norma di legge, o (come … Read More

L’attività ermeneutica, in consonanza con i criteri legislativi di interpretazione dettati dall’art. 12 delle preleggi, deve essere condotta innanzitutto e principalmente, mediante il ricorso al criterio letterale; il primato dell’interpretazione … Read More

L’azione per reclamare lo stato di figlio spetta al medesimo e non anche al marito della madre. E’ bene al riguardo rammentare che l’attività ermeneutica, in consonanza con i criteri … Read More

Essendo da tempo divenuto del tutto desueto il noto canone in claris non fit interpretatio, l’art. 12 preleggi, laddove stabilisce che nell’applicare la legge non si può attribuire altro senso … Read More