Consumatore, decreto ingiuntivo non opposto, giudicato: sì alla valutazione dell’eventuale carattere abusivo delle clausole del contratto tramite il rimedio dell’opposizione tardiva
Va confermato (Sentenza CGUE, 17 maggio 2022, C-693/19
Il giudice del monitorio:
a) deve svolgere, d’ufficio, il controllo sull’eventuale carattere abusivo delle clausole del contratto stipulato tra professionista e consumatore in relazione
Il giudicato sostanziale conseguente alla mancata opposizione di un decreto ingiuntivo copre non soltanto l’esistenza del credito azionato, del rapporto di cui esso è oggetto e del titolo
Il fare stato dell’accertamento di cui all’art. 2909 c.c. ha ad oggetto diritti, non fatti. Non può darsi conflitto di giudicati, bensì – eventualmente – difformità di
Sebbene l’efficacia del giudicato si estenda, oltre a quanto dedotto dalle parti (c.d. giudicato esplicito), anche alle ragioni di fatto o di diritto che si presentano come un antecedente
Il principio del giudicato (che spiega i suoi effetti non solo sulla pronuncia esplicita della decisione, ma anche sulle ragioni che ne costituiscono, sia pure implicitamente, il presupposto logico-giuridico)
Il limite del giudicato è valicabile in ragione della tutela del consumatore.
Al di fuori di tali ipotesi e di tale problematico temperamento tra stabilità della decisione e tutela della parte
La decisione della causa nel merito non comporta la formazione del giudicato implicito su un presupposto dell’azione, quando tale quaestio iuris, pur avendo costituito la premessa logica