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Ricorso per cassazione: è proponibile la nullità del contratto per impossibilità dell’oggetto e il mancato avveramento delle condizioni sospensive se già rigettate dalla corte?
Il principio processuale della rilevabilità del giudicato (sia interno che esterno) in ogni stato e grado del giudizio
Articoli da 555 a 622 c.p.c.
DELL’ESPROPRIAZIONE IMMOBILIARE
Sezione I
DEL PIGNORAMENTO
Art. 555.
Forma del pignoramento Il pignoramento immobiliare si esegue mediante notificazione al debitore e successiva trascrizione di un atto nel quale gli si indicano esattamente, con gli estremi richiesti dal codice civile per l’individuazione dell’immobile ipotecato, i beni e i diritti immobiliari che si intendono sottoporre a esecuzione, e gli si fa l’ingiunzione prevista nell’articolo 492. Immediatamente dopo la notificazione l’ufficiale giudiziario consegna copia autentica dell’atto con le note di trascrizione al competente conservatore dei registri immobiliari, che trascrive l’atto e gli restituisce una delle note. Le attivita’ previste nel comma precedente possono essere compiute anche dal creditore pignorante, al quale l’ufficiale giudiziario, se richiesto, deve consegnare gli atti di cui sopra. Art. 556.
Espropriazione di mobili insieme con immobili Il creditore puo’ fare pignorare insieme coll’immobile anche i mobili che lo arredano, quando appare opportuno che l’espropriazione avvenga unitamente. In tal caso l’ufficiale giudiziario forma atti separati per l’immobile e per i mobili, ma li deposita insieme nella cancelleria del tribunale.
Art. 557.
Deposito dell’atto
Responsabilità dei magistrati: l’eccesso di lavoro non giustifica sempre il ritardo nel deposito dei provvedimenti
Il ritardo nel deposito delle sentenze e degli altri provvedimenti giurisdizionali integra l’illecito disciplinare di cui al D.Lgs. n. 109 del 2006, art. 2, comma 1, lett. q), qualora sia – indipendentemente da ogni altro criterio di valutazione – oltre che reiterato e grave, anche ingiustificato, come tale intendendosi – in ogni caso – il ritardo che leda il diritto delle parti alla durata ragionevole del processo di cui agli artt. 111, comma secondo, Cost. e 6, paragrafo 1, della Convenzione Europea dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.