Scrittura privata: per contestarne la piena efficacia probatoria la parte è tenuta ad attendere di essere evocata in giudizio o può assumere l’iniziativa del processo?

Con riguardo ad una scrittura privata, che non sia riconosciuta e che non debba ritenersi legalmente riconosciuta, e per la quale pertanto non sia necessario esperire la querela di falso, al fine di contestarne la piena efficacia probatoria (art. 2702 c.c.), la parte, che sostenga la non autenticità della propria apparente sottoscrizione, non è tenuta ad attendere di essere evocata in giudizio da chi affermi una pretesa sulla base del documento, per poi operare il disconoscimento ai sensi ed agli effetti degli artt. 214 c.p.c. e segg., ma può assumere l’iniziativa del processo, per sentire accertare, secondo le ordinarie regole probatorie, la non autenticità di detta sottoscrizione ..........

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