Riproduzione delle domande e controdeduzioni delle parti senza argomentazioni da cui desumere l’adesione ad una delle tesi difensive: nullità della sentenza d’appello

Sussiste il vizio di nullità della sentenza d’appello per omessa motivazione, in quanto priva dell’esposizione dei motivi in diritto sui quali è basata la decisione, qualora il giudice, dopo avere pedissequamente riprodotto le opposte domande e controdeduzioni delle parti, si limitati, unicamente, ad affermare che l’appello non è meritevole di accoglimento, senza svolgere alcun altra argomentazione dalla quale potersi, anche implicitamente, desumere l’adesione ad una ovvero all’altra delle tesi difensive svolte e, soprattutto, comprendere le ragioni poste a fondamento della decisione.

 

Cassazione civile, sezione sesta, ordinanza del 5.11.2015, n. 22652