Ragione più liquida: nonostante l’eccezione di carenza di legittimazione passiva sollevata dal convenuto si può analizzare il merito della domanda attorea

Il principio della “ragione più liquida” impone un approccio interpretativo volto a prediligere la verifica delle soluzioni più aderenti alle esigenze di economia processuale e di celerità del giudizio, costituzionalizzate dall’art. 111 Cost., con la conseguenza che la causa può essere decisa sulla base della questione ritenuta di più agevole soluzione – anche se logicamente subordinata – senza che sia necessario esaminare previamente le altre. In applicazione di tale principio il giudice può, nonostante l’eccezione preliminare di carenza di legittimazione passiva sollevata dal convenuto, analizzare il merito della domanda attorea, la quale non può trovare accoglimento.

 

Tribunale di Monza, sezione prima, sentenza del 12.1.2016, n. 66