Questioni decise con sentenza non definitiva: con la sentenza definitiva il giudice può risolvere le medesime questioni in senso diverso?

Dopo la pronuncia di una sentenza non definitiva, il giudice si spoglia della potestà giurisdizionale relativa alle questioni decise, delle quali gli resta precluso il riesame, salvo che detta sentenza non venga riformata con pronuncia passata in giudicato; ne consegue che tale giudice non può con la sentenza definitiva risolvere le medesime questioni in senso diverso e, ove lo faccia, il giudice del gravame, anche di legittimità, può rilevare anche d’ufficio la violazione del giudicato interno originato dalla sentenza non definitiva, pur nell’evenienza in cui la violazione non abbia costituito oggetto di specifica impugnazione.

 

Cassazione civile, sezione lavoro, sentenza del 23.11.2015, n. 23862