Procedimento sommario di cognizione: l’appello si propone con citazione o con ricorso?

L’indirizzo secondo cui l’appello nel procedimento sommario di cognizione si propone con citazione non è inciso dalle modifiche apportate al D.L. n. 150 del 2011, art. 19, dal D.L. n. 142 del 2015, art. 27, laddove l’improprio riferimento al termine “ricorso” è effettuato ai soli fini della disciplina della durata del procedimento, senza alcuna espressa deroga al rinvio al rito sommario di cognizione (è da reputarsi, pertanto, erronea la statuizione di inammissibilità dell’appello emessa dalla Corte territoriale, atteso che il termine di trenta giorni per il gravame – ai sensi dell’art. 702 quater c.p.c., – doveva essere computato, nella specie, con riguardo alla notifica dell’atto di citazione e non al suo deposito, giacchè l’appello, come già rilevato, andava proposto con citazione e non con ricorso).

 

Cassazione civile, sezione sesta, ordinanza del 30.1.2018, n. 2318