Probabilità prevalente non va confusa con più probabile che non

La probabilità prevalente è applicabile tutte le volte che il giudice si trovi di fronte due o più possibili ipotesi, e scelga, tra esse, quella che, alla luce dei fatti indiziari acquisiti al processo, e sulla base di un ragionamento inferenziale, abbia ricevuto il maggior grado di conferma.

Diversamente, il più probabile che non è predicabile nel diverso caso in cui si confrontino tra esse una probabilità positiva ed una negativa, quanto alla causa dell’evento di danno.

Cassazione civile, sezione terza, sentenza del 2.9.2022, n. 25886

In DOTTRINA, in senso critico:

IL ‘PIÙ PROBABILE CHE NON’ È GIUSTO? Video integrale e approfondimenti sul Convegno OnLine del 15.1.2021

BIANCHI, Il nesso causale nel diritto con formule matematiche: riflessione critica sulla giurisprudenza

MARASCA, Più probabile che non: Dio non gioca a dadi

QUARTA, “To be, or not to be, that is the question”: dall’Amleto di Shakespeare al criterio del “più probabile che non “. Considerazioni tra decisioni giudiziarie e statistica.

VIOLA, Responsabilità civile: riflessioni critiche in tema di certezza probabilistica, probabilità baconiana e causalità materiale presa a prestito dal diritto penale.