Prima udienza: nonostante la richiesta dei termini ex art. 183 c.p.c., il giudice può invitare a precisare le conclusioni e assegnare la causa in decisione?

Sono tuttora vigenti l’art. 187 c.p.c., comma 1 e l’art. 80-bis disp. att. c.p.c.: non può quindi dubitarsi che l’istruttore, nonostante la richiesta di assegnazione dei termini di cui all’art. 183 c.p.c., comma 6, possa tuttora invitare le parti a precisare le conclusioni e assegnare la causa in decisione anche alla prima udienza di comparizione, laddove la ritenga matura per la decisione per la sussistenza di questioni pregiudiziali di rito ovvero di questioni preliminari di merito, ovvero ancora laddove i termini della controversia, sulla base delle allegazione delle parti e dei documenti già prodotti, ne consentano la immediata decisione senza ulteriori appendici assertive e istruttorie. D’altra parte, il favore del vigente sistema processuale per una decisione immediata del merito della controversia, laddove possibile, e senza inutili appendici assertive e istruttorie, è confermato dal disposto dell’art. 189 c.p.c.

Cassazione civile, sezione terza, sentenza del 11.3.2016, n. 4767