Presidente della Repubblica Sergio MATTARELLA: interpretazione della legge non è arbitraria creazione delle regole. Prevedibilità delle sentenze è valore che attua il principio di uguaglianza
Interpretare e applicare le norme è un compito fisiologico per i magistrati, che va svolto avendo come sicuro riferimento i valori e i principi della Costituzione. Occorre, infatti, aver ben chiaro il confine che separa l’interpretazione della legge dall’arbitrio nella creazione della regola e dalla imprevedibilità della risposta di giustizia. Arbitrio e imprevedibilità che rischierebbero di minare in maniera seria la fiducia nell’ordine giudiziario e la sua credibilità.
La prevedibilità delle decisioni costituisce un’aspettativa più che legittima nelle società contemporanee, fondate sullo Stato di diritto. Al contempo la coerenza giurisprudenziale nell’interpretazione delle norme rinforza la fiducia dei cittadini nel sistema giudiziario, giacché dà attuazione al principio di uguaglianza dettato dall’art. 3 della Costituzione, assicurando la parità di trattamento tra casi simili.
L’evoluzione giurisprudenziale è un’esigenza ineludibile per la crescita della civiltà giuridica – un valore per l’ordinamento – ma essa deve essere il frutto di un percorso che richiede serietà nell’approfondimento e ponderazione nelle scelte: vi sono estranee estemporaneità e avventatezza.
Si riporta di QUI, per esteso, l’intervento ufficiale del Presidente della Repubblica Sergio MATTARELLA, tenuto in data 26.2.2020, in occasione dell’incontro con i Magistrati Ordinari in tirocinio nominati non d.m. 12.2.2019.