Più probabile che non si ha con RR > 2 (rischio relativo superiore ad uno)

Il criterio di valutazione della forza causale deve rispondere alla regola del “più probabile che non”, la quale implica che “sul medesimo fatto vi siano un’ipotesi positiva ed una complementare ipotesi negativa, sicchè, tra queste due ipotesi alternative, il giudice deve scegliere quella che, in base alle prove disponibili, ha un grado di conferma logica superiore all’altra”  e che per l’applicazione della citata regola, occorre tener conto del concetto di “rischio relativo” che descrive la probabilità che un soggetto, appartenente ad un gruppo esposto a determinati fattori, sviluppi la malattia, rispetto alla probabilità che un soggetto appartenente a un gruppo non esposto sviluppi la stessa malattia.

Il rischio relativo (RR) è un valore numerico che deriva dal rapporto tra numero di nuovi casi di malattia tra gli esposti in un determinato periodo di tempo e numero di nuovi casi della medesima malattia tra i non esposti nel medesimo periodo di tempo. Tale valore numerico può essere pari a 1 (e in tal caso il fattore di rischio è ininfluente sulla comparsa della malattia), può essere maggiore di 1 (e in tal caso il fattore di rischio è implicato nella manifestazione della malattia) ovvero può essere è minore di 1 (e quindi l’ipotizzato fattore di rischio in realtà difende dalla malattia).

Tribunale Roma, sezione lavoro, sentenza del 3.5.2023