PCT, blocco dei servizi telematici: remissione in termini?

Va rigettata l’istanza di rimessione in termini per la tardiva iscrizione a ruolo telematica (nella specie del giudizio di riassunzione) a causa di un blocco dell’operatività del servizio telematico, qualora il gestore del servizio telematico abbia preavvisato di ciò gli utenti (pur senza indicare una data di ripristino), con la conseguenza che non sussiste l’oggettiva impossibilità di procedere all’iscrizione della causa a ruolo, potendo la costituzione in giudizio avvenire in forma cartacea (nella specie, tenuto conto del preavviso del disservizio delle procedure telematiche comunicato il giorno precedente, la SC ritiene che l’inosservanza del termine in questione era da ascrivere alla condotta del difensore della ricorrente il quale, pur nell’obiettiva incertezza della data di ripresa dei servizi telematici, decise di optare per una tardiva costituzione cartacea, anziché di provvedervi nell’ultimo giorno utile, nell’erroneo convincimento che il perdurante blocco dei servizi telematici avrebbe legittimato la rimessione in termini).

Cassazione civile, sezione prima, ordinanza del 27.4.2020, n. 8217