Opposizione a decreto ingiuntivo: sì a nuove prove ad integrazione di quelle già offerte nella fase monitoria

Con l’opposizione a decreto ingiuntivo si instaura un normale procedimento di cognizione, nel quale il creditore opposto può produrre nuove prove ad integrazione di quelle già offerte nella fase monitoria ed il giudice non valuta soltanto la sussistenza delle condizioni e della prova documentale necessarie per l’emanazione della ingiunzione, ma la fondatezza (e le prove relative) della pretesa creditoria nel suo complesso, con la conseguenza che l’accertamento dell’esistenza del credito travolge e supera le eventuali insufficienze probatorie riscontrabili nella fase monitoria. Cassazione civile, sezione sesta, ordinanza del 8.11.2019, n. 28877 CondividiPost correl ..........

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