Opposizione a decreto ingiuntivo: è ammissibile l’intervento del terzo?

La Suprema Corte, invero, non esclude l’intervento volontario del terzo nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo.  E’ vero che la contraria opinione è presente nella giurisprudenza di merito, secondo la quale l’inammissibilità dell’intervento volontario di terzi discenderebbe da un orientamento di legittimità secondo il quale le parti del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo possono essere soltanto colui il quale ha proposto la domanda di ingiunzione e colui contro cui tale domanda è diretta. Tale orientamento di legittimità si riferisce però alla legittimazione a proporre l’opposizione a decreto ingiuntivo, potendo l’opposizione essere proposta unicamente dall’ingiunto nei confronti della parte che ha richiesto il decreto di ingiunzione, mentre nulla tale orientamento dice circa l’ammissibilità dell’intervento del terzo. D’altro canto, nessuna norma limita l’intervento del terzo nel giudizio di opposizione e tale divieto potrebbe quindi trovare la sua fonte solo in sede di ricostruzione sistematica dell’istituto dell’opposizione a decreto ingiuntivo, ove si riconoscesse carattere impugnatorio alla opposizione. Al riguardo, però, se è vero che la natura impugnatoria del giudizio di opposizione al decreto di ingiunzione è stata riconosciuta da parte della più risalente dottrina, le Sezioni unite hanno costantemente negato che esso dia vita a un procedimento di impugnazione. Pertanto, data la natura di giudizio di primo grado del giudizio di opposizione, non vi è ragione di negare l’ammissibilità dell’intervento volontario del terzo (così che la Corte d’appello ha nella specie errato nel dichiarare inammissibili gli interventi in questione).

Cassazione civile, sezione prima, sentenza del 10.10.2022, n. 29406