Norme processuali ambigue: va privilegiata l’interpretazione che favorisce la concentrazione piuttosto che la dilatazione

Il principio generale di ragionevole durata del processo, di cui all’art. 111 Cost., impone all’interprete, dinanzi a norme processuali potenzialmente ambigue, di preferire l’interpretazione che favorisca la concentrazione, piuttosto che la dilatazione, dei tempi del processo.

 

Cassazione civile, sezione terza, sentenza del 19.12.2016, n. 26112