Legitimatio ad causam e titolarità della situazione giuridica sostanziale: nozioni e potere di esame d’ufficio da parte del giudice

La legitimatio ad causam, attiva e passiva, consiste nella titolarità di una situazione giuridica idonea ad abilitare un soggetto a promuovere o subire un giudizio in ordine al rapporto sostanziale versato in causa, e ciò mediante la deduzione di fatti in astratto idonei a fondare il diritto azionato, valutazione da operarsi sempre e solo secondo la prospettazione dell’attore, con conseguente dovere del giudice di verificarne l’esistenza in ogni stato e grado del procedimento; da essa va tenuta distinta la titolarità della situazione giuridica sostanziale, attiva e passiva, per la quale non è consentito l’esame d’ufficio, poiché la contestazione della titolarità del rapporto controverso si configura come una questione che attiene al merito della lite e rientra nel potere dispositivo e nell’onere deduttivo e probatorio della parte interessata.

 

Tribunale di Palermo, sentenza del 16.2.2016, n. 926