Irragionevole durata del processo, equo indennizzo, domanda proposta prima del passaggio in giudicato del provvedimento che ha definito il giudizio presupposto: la parola alla Corte costituzionale

Va dichiarata non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale della L. 24 marzo 2001, n. 89, art. 4, come sostituito dal D.L. 83/2012, art. 55, comma 1, lett. d), conv., con mod., dalla L. 134/2012, art. 1, comma 1 (il quale stabilisce che “La domanda di riparazione può essere proposta, a pena di decadenza, entro sei mesi dal momento in cui la decisione che conclude il procedimento è divenuta definitiva”), in riferimento agli artt. 3 e 24 Cost., art. 111 Cost., comma 2, e art. 117 Cost., comma 1 (quest’ultimo in relazione all’art. 6, paragrafo 1, e art. 13 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali – CEDU, firmata a Roma il 4 novembre 1950, ratificata e resa esecutiva con la L. 4 agosto 1955, n. 848).

 

Cassazione civile, sezione sesta, ordinanza del 20.12.2016, n. 26402