Irragionevole durata del processo, domanda per l’equo indennizzo: cosa accede in caso di mancata acquisizione dei verbali del giudizio presupposto?

Chiesta la condanna del Ministero della Giustizia al pagamento di un equo indennizzo per il mancato rispetto del termine ragionevole del processo, qualora non sia possibile acquisire copia dei verbali delle udienze del giudizio presupposto, nonostante la richiesta in tal senso rivolta dall’Ufficio, la mancata evasione (non giustificata in alcun modo) di detta richiesta da parte del Tribunale non può legittimare un differimento sine die della decisione, venendo violata altrimenti la ratio della normativa invocata dalla ricorrente (che non ha l’onere di allegazione dei verbali di causa, a differenza di quanto previsto dall’art. 3 legge 89/2001 nella nuova formulazione, non applicabile nella specie ratione temporis). Pertanto, non resta che provvedere allo stato degli atti, addebitando per intero allo Stato la durata del giudizio di primo grado, essendo dipesa la mancata acquisizione in copia dei relativi verbali da un disservizio non imputabile alle parti.

 

Corte d’Appello di Reggio di Calabria, decreto del 8.2.2016