Espropriazione immobiliare, certificazione che il bene pignorato appaia di proprietà del debitore esecutato, serie continua di trascrizioni d’idonei atti di acquisto, primo atto di acquisto ultraventennale, mancata produzione, chiusura anticipata del processo esecutivo

Deve formularsi il seguente principio di diritto: in tema di espropriazione forzata immobiliare, è doverosa la richiesta, da parte del giudice dell’esecuzione ai fini della vendita forzata, della certificazione attestante che, in base alle risultanze dei registri immobiliari, il bene pignorato appaia di proprietà del debitore esecutato sulla base di una serie continua di trascrizioni d’idonei atti di acquisto riferibili al periodo che va dalla data di trascrizione del pignoramento fino al primo atto di acquisto precedente al ventennio a decorrere dalla stessa. All’ordinanza di richiesta del primo atto di acquisto ultraventennale effettuata dal giudice dell’esecuzione si applica il regime degli artt. 484, 175, 152 e 154 c.p.c., e alla mancata produzione del suddetto titolo, imputabile al soggetto richiesto, consegue la dichiarazione di chiusura anticipata del processo esecutivo.

 

Cassazione civile, sezione terza, sentenza del 11.6.2019, n. 15597