Equa riparazione per durata irragionevole del processo, opposizione ex art. 5-ter l. 89/01: come vanno liquidate le spese processuali per l’avvocato?

Nel procedimento di equa riparazione per durata irragionevole del processo, l’opposizione a norma della L. n. 89 del 2001, art. 5-ter apre una fase contenziosa, soggetta al rito camerale; conseguentemente, ai fini della liquidazione delle spese processuali per l’attività prestata dall’avvocato in tale fase di giudizio, trovano applicazione le tabelle A, paragrafo 4^ (“cause davanti alla Corte d’Appello ed alla Commissione Tributaria Regionale”), e B, par. 1^ (“Processo di cognizione e procedimenti speciali e camerali davanti ai giudici ordinari, ai giudici amministrativi, tributari e speciali, agli arbitri d’autorità, commissioni e collegi con funzioni giurisdizionali”), allegate al D.M. n. 127 del 2004, nonchè il principio, di cui alla L. n. 794 del 1942, art. 23 di inderogabilità degli onorari minimi e dei diritti stabiliti in detta tariffa; tale conclusione va ribadita anche in relazione alla tariffa di cui al D.M. n. 55 del 2014.

 

Cassazione civile, sezione seconda, ordinanza del 16.3.2018, n. 6570