Domanda accolta sulla base di una prospettazione ritenuta “tacitamente proposta” e “virtualmente contenuta” nella domanda introduttiva del giudizio

Non incorre nel vizio di ultrapetizione il giudice che accoglie la domanda sulla base di una prospettazione che, seppur non espressamente formulata, possa ritenersi tacitamente proposta e virtualmente contenuta nella domanda introduttiva del giudizio e, con particolare riguardo al “petitum” e alla “causa petendi”, si trovi in rapporto di necessaria connessione con l’oggetto della lite senza estendere il diritto che l’attore ha inteso tutelare con l’azione proposta [Cassazione civile, sezione lavoro, sentenza del 15.7.2015, n. 14829]. CondividiPost correlati:Compenso degli arbitri e domanda introduttiva del giudizio formulata in maniera da postulare l ..........

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