Crediti azionati dall’avvocato per prestazioni professionali rese nell’interesse della stessa parte: parcellizzazione del credito

Sebbene i crediti azionati dall’avvocato trovino origine in distinti rapporti professionali, se gli stessi siano riferiti a prestazioni professionali rese nell’interesse della stessa parte (nella specie una banca) per il recupero di crediti verso clienti della medesima (con titoli per i quali siano state intraprese le procedure giudiziali del tutto omogenei) non vi è ragione di frazionare le relative azioni (nella specie la SC, con riferimento alla pronuncia che aveva ritento illegittima la parcellizzazione del credito, afferma che è quindi da ritenersi conforme a diritto l’impugnata sentenza con la quale, in accoglimento dell’appello dell’istituto di credito, la specifica domanda dell’avvocato è stata dichiarata improponibile, con ciò rimanendo precluso ogni esame sulla possibile sussistenza o meno della ragione del credito e del relativo “quantum” vantato, non avendo peraltro il ricorrente dedotto di aver prospettato e riscontrato in sede di merito che vi erano state delle concrete esigenze tali da giustificare la separazione delle iniziative giudiziali sostanziatesi in plurimi procedimenti monitori).

 

Cassazione civile, sezione seconda, ordinanza del 29.11.2019, n. 31308