Causa di separazione c.d. consensuale, patrocinio a spese dello Stato: no alla cumulabilità dei redditi dei coniugi

Va cassata la pronuncia di merito che sostenga la revoca dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato nel procedimento di separazione consensuale affermando che i procedimenti di separazione e divorzio non sono compresi nelle cause per le quali è escluso il cumulo dei redditi D.P.R. n. 115 del 2002, ex art. 76, comma 4 (dovendosi invece accogliere il ricorso con cui si lamenta che il giudice del merito non ha ritenuto che il carattere personale della causa di separazione consensuale imponeva di considerare, ai fini dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, i soli redditi del ricorrente e non ha altresì ritenuto che il conflitto di interessi tra le parti in causa imponeva di considerare unicamente i redditi del ricorrente medesimo ai fini della ammissione al patrocinio a spese dello Stato).

Cassazione civile, sezione seconda, sentenza del 29.9.2020, n. 20545