CASELLATI (Presidente del Senato) si interroga sulla giustizia predittiva
Il 25.9.2019, si è tenuto a Roma, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, il Convegno sull’intelligenza artificiale nell’ambito del Premio “Nostalgia di Futuro” su iniziativa dell’Osservatorio TuttiMedia/MediaDuemila.
E’ intervenuto il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti CASELLATI, che ha detto:
Lo sviluppo digitale infatti non è fine a se stesso, ma è uno strumento a servizio delle persone ed ha come obiettivo ultimo quello di migliorare il benessere degli individui.
Per queste ragioni non basta che le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale rispettino la legge.
Occorre invece che osservino principi etici e che le loro attuazioni pratiche non comportino danni indesiderati.
A questo proposito la Commissione individua sette requisiti fondamentali dell’affidabilità delle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale.
Vorrei soffermarmi su uno di questi in particolare: quello riferito all’intervento e alla sorveglianza dell’uomo, affinché i sistemi di Intelligenza Artificiale non ne riducano o limitino l’autonomia.
Dovranno soprattutto essere sempre garantiti meccanismi di sorveglianza e di controllo gestiti dall’uomo, per prevenire danni o effetti negativi dei sistemi.
Sotto tale profilo basti pensare alle tecnologie, già collaudate, di medicina cosiddetta predittiva.
In questo ambito la presenza del controllo umano appare indispensabile in ogni fase del processo.
E che dire della giustizia predittiva?
Potrà un algoritmo sostituirsi al libero convincimento del Giudice nell’interpretazione e nella decisione? E se si, in quale misura?
Interrogativi complessi cui la scienza medica e giuridica dedicano da tempo grande attenzione.
Come non ricordare poi che la “benzina” delle macchine intelligenti è costituita dai dati e dalle informazioni immesse nei sistemi, la cui affidabilità, integrità e riservatezza dovranno sempre essere garantiti.
E che dire della trasparenza?
In questo ambito, trasparenza significa descrizione dei dati e degli algoritmi utilizzati, documentazione e spiegabilità dei processi decisionali.
Garantire la trasparenza appare particolarmente rilevante proprio nell’applicazione dell’Intelligenza Artificiale al settore della comunicazione. Così come anche a ogni situazione correlata alla formazione di opinioni, ai processi democratici, decisionali e politici.
In tal modo si potrà comprendere come le informazioni vengono rielaborate e valutate, ma soprattutto se e come le piattaforme digitali siano in grado di orientare i giudizi e le scelte del pubblico in ogni settore.
Queste conoscenze sono imprescindibili anche per l’adozione di opportune cautele volte al rispetto dei diritti fondamentali della persona.
Interrogativi complessi e attuali che non ci possono trovare impreparati.
In tale prospettiva, anche appuntamenti come quello odierno, alla luce dell’alto profilo dei relatori che interverranno, si qualificano come occasioni preziose e irrinunciabili.
Perchè è proprio dalla condivisione delle idee e dal confronto delle esperienze più diverse che possono scaturire indicazioni, suggestioni e lungimiranti proposte per una cittadinanza del Terzo Millennio consapevole e responsabile.
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Per approfondimenti:
–Anche la Scuola Superiore Sant’Anna esplora la Giustizia Predittiva
–VIOLA, Giurimetria, composizione di dati e giustizia predittiva
–LUDOVICI, La preminenza della norma nell’interpretazione della legge
–GIORDANO, Giustizia predittiva e overruling
–Progetti di Giustizia Predittiva nelle Corti di Appello (Venezia, Brescia, Bari)
–Focus su giustizia predittiva ed interpretazione della legge: giurisprudenza, dottrina, prassi
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