Carta docenti ed algoritmo: condanna per il Ministero dell’Istruzione e del Merito

La controversia riguarda il diritto della parte ricorrente, un docente assunto a tempo determinato, di usufruire del beneficio economico di 500 euro annui tramite la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, come previsto dall’art. 1 della legge n. 107/2015. Si è contestata l’illegittimità delle operazioni di assegnazione delle supplenze, con conseguente diritto al risarcimento del danno.

Il diritto al beneficio economico della Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, come previsto dalla legge n. 107/2015, spetta anche ai docenti assunti a tempo determinato. In caso di mancato riconoscimento tempestivo di tale beneficio, i docenti possono esperire l’azione di adempimento in forma specifica; tale azione si prescrive in cinque anni, mentre l’azione risarcitoria di natura contrattuale si prescrive in dieci anni. Inoltre, la normativa richiede che i beneficiari siano registrati sulla piattaforma web dedicata, come previsto dal DPCM 28 novembre 2016 [massima a cura di GiuriMatrix].

Tribunale di Torino, sezione lavoro, sentenza del 19.9.2024