Appello ad ordinanza decisoria conclusiva di rito sommario di cognizione: sì all’atto di citazione e la sommarietà riguarda solo il primo grado.

Nel silenzio della scarna previsione di cui all’art. 702-quater c.p.c., deve ritenersi che le forme ricalchino per intero quelle del giudizio ordinario di cognizione, in applicazione dell’art. 359 c.p.c..
Ed invero, in presenza di un processo (quale quello disciplinato dagli artt. 702-bis e ss. c.p.c.) in cui alcune fasi sono regolate all’insegna della sommarietà, non è consentito, in mancanza di un’espressa volontà legislativa, estendere i tratti di sommarietà previsti per il primo grado anche al giudizio di appello, dovendosi al contrario ritenere che il richiamo contenuto nell’art. 359 c.p.c., lungi dall’omologare, nei tratti di sommarietà previsti, i due gradi di giudizio, significa invece applicazione al giudizio di appello della normativa prevista in tema di cognizione ordinaria [Corte di Appello di Palermo, sezione seconda, sentenza del 4.12.2013].

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