Animale di affezione ferito: no al risarcimento del danno non patrimoniale

Non è riconducibile ad alcuna categoria di danno non patrimoniale risarcibile la perdita, a seguito di un fatto illecito, di un animale di affezione, in quanto essa non è qualificabile come danno esistenziale consequenziale alla lesione di un interesse della persona umana alla conservazione di una sfera di integrità affettiva costituzionalmente tutelata, non potendo essere sufficiente, a tal fine, la deduzione di un danno in re ipsa, con il generico riferimento alla perdita della ‘qualità della vita’.

 

 

Cassazione civile, sezione sesta, ordinanza del 23.10.2018, n. 26770