Sezioni unite: impugnazione incidentale tardiva, impugnazione adesiva, ammissibilità; secondo atto di impugnazione prima della declaratoria di inammissibilità e su capi della sentenza diversi da quelli oggetto del precedente atto, proponibilità

Il contrasto sulla prima questione va risolto affermando il seguente principio di diritto ai sensi dell’art. 363, comma 3, c.p.c.: l’impugnazione incidentale tardiva è ammissibile anche quando rivesta le forme dell’impugnazione adesiva rivolta … Read More

L’attività interpretativa delle norme giuridiche compiuta dal giudice non può mai costituire limite all’attività esegetica esercitata da altro giudice: il principio precedente giurisprudenziale vincolante non trova riconoscimento nell’attuale ordinamento processuale

In materia di giudicato, qualora quello che costituirebbe l’elemento comune alle cause si risolva, in sostanza, in una questione che involge l’attività interpretativa delle norme di diritto, va affermato che la … Read More

Il precedente giudiziario non è vincolante, ma ciononostante deve essere armonizzato con l’esigenza di garantire l’uniformità dell’interpretazione giurisprudenziale: mutamento giurisprudenziale ammesso solo per gravi ragioni.

Una volta che l’interpretazione della regula iuris è stata enunciata con l’intervento nomofilattico della Corte regolatrice, essa ha anche vocazione di stabilità, innegabilmente accentuata (in una corretta prospettiva di supporto al … Read More

Procedimento amministrativo e giudicato. Novità normativa, sopravvenuta nelle more del procedimento, in contrasto con precedente decisione del Consiglio di Stato cui si era conformata la p.a. procedente: che succede?

Nei procedimenti amministrativi la corretta applicazione del principio tempus regit actum comporta che la pubblica amministrazione deve considerare anche le modifiche normative intervenute durante il procedimento, non potendo considerare l’assetto … Read More

Il principio del precedente giurisprudenziale vincolante non trova riconoscimento nell’attuale ordinamento processuale: di conseguenza l’attività interpretativa dal Giudice non può mai costituire limite alla attività esegetica di altro giudice

L’attività interpretativa delle norme giuridiche compiuta dal Giudice, in quanto consustanziale allo stesso esercizio della funzione giurisdizionale, non può mai costituire limite alla attività esegetica esercitata da altro giudice, dovendosi … Read More