L’attività interpretativa delle norme giuridiche compiuta dal giudice non può mai costituire limite all’attività esegetica esercitata da altro giudice: il principio precedente giurisprudenziale vincolante non trova riconoscimento nell’attuale ordinamento processuale

In materia di giudicato, qualora quello che costituirebbe l’elemento comune alle cause si risolva, in sostanza, in una questione che involge l’attività interpretativa delle norme di diritto, va affermato che la … Read More

Proposizione di un appello a quadro giurisprudenziale stabilizzato, con scarse o nulle possibilità d’essere accolto (in quanto contrastante con la giurisprudenza di legittimità consolidata con argomenti dalla stessa già disattesi): condanna ex art. 96, c. 3, c.p.c.

Posto che con riguardo alla domanda di cui all’art. 96 c.p.c., comma 3, deve ritenersi che l’accertamento dei presupposti della condanna (nella specie, consistenti nell’uso abusivo e distorto del mezzo processuale), implica un … Read More

Sinteticità come corretta proporzione tra complessità delle questioni e ampiezza dell’atto: condanna ex art. 96 per l’appello scritto in modo confuso, con riferimenti normativi e giurisprudenziali non supportati da concreti elementi probatori  

La Corte reputa sussistenti i presupposti ex art. 96 c.p.c. quanto agli impugnanti, nella misura pari a quella liquidata per le spese processuali, sulla base delle seguenti considerazioni. I motivi di gravame sono tutti … Read More

Il precedente giudiziario non è vincolante, ma ciononostante deve essere armonizzato con l’esigenza di garantire l’uniformità dell’interpretazione giurisprudenziale: mutamento giurisprudenziale ammesso solo per gravi ragioni.

Una volta che l’interpretazione della regula iuris è stata enunciata con l’intervento nomofilattico della Corte regolatrice, essa ha anche vocazione di stabilità, innegabilmente accentuata (in una corretta prospettiva di supporto al … Read More

Il principio del precedente giurisprudenziale vincolante non trova riconoscimento nell’attuale ordinamento processuale: di conseguenza l’attività interpretativa dal Giudice non può mai costituire limite alla attività esegetica di altro giudice

L’attività interpretativa delle norme giuridiche compiuta dal Giudice, in quanto consustanziale allo stesso esercizio della funzione giurisdizionale, non può mai costituire limite alla attività esegetica esercitata da altro giudice, dovendosi … Read More