Pronuncia implicita e rigetto

Non è configurabile il vizio di omessa pronuncia quando una domanda, pur non espressamente esaminata, debba ritenersi – anche con pronuncia implicita – rigettata perché indissolubilmente avvinta ad altra domanda, che ne costituisce il presupposto e il necessario antecedente logico – giuridico, decisa e rigettata dal giudice [Cassazione civile, sezione lavoro, sentenza del 4.8.2014, n. 17580].

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