Vizio di motivazione: questa la nozione

Il vizio di motivazione può aversi solo in presenza di argomentazioni contrastanti e tali da non permettere di comprendere la “ratio decidendi” che sorregge il “decisum” adottato, per cui non sussiste motivazione contraddittoria allorché, dalla lettura della sentenza, non sussistano incertezze di sorta su quella che è stata la volontà del giudice [Cassazione civile, sezione lavoro, sentenza del 24.10.2014, n. 22689].

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