Processo tributario, valore indiziario delle dichiarazioni del terzo acquisite dalla G.d.F. e trasfuse nel processo verbale di constatazione recepito dall’avviso di accertamento

Nel processo tributario, le dichiarazioni del terzo, acquisite dalla G.d.F. e trasfuse nel processo verbale di constatazione, a sua volta recepito dall’avviso di accertamento, hanno valore indiziario, concorrendo a formare il convincimento del giudice unitamente ad altri elementi. Il tutto, se riveste i caratteri all’art. 2729 cod. civ., dà luogo a presunzioni semplici (D.P.R. n. 600 del 1973, art. 39), generalmente ammissibili nel contenzioso tributario, nonostante il divieto di prova testimoniale. La disposizione contenuta nel D.Lgs. n. 546 del 1992, art. 7, comma 4, (“non sono ammessi il giuramento e la prova testimoniale”) limita infatti i poteri del giudice tributario e non pure i poteri degli organi di verifica [Cassazione civile, sezione tributaria, sentenza del 16.7.2014, n. 16223].

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