Procura alle liti rilasciata all’estero: che succede?

In base al disposto dell’art. 12 della L. n. 218/1995, il processo civile che si svolge in Italia è regolato dalla legge italiana e la procura alle liti utilizzata in un giudizio celebrato nel nostro Stato, anche se rilasciata all’estero, è disciplinata dalla legge processuale italiana. In particolare, la nostra legge processuale rinvia al diritto sostanziale nella parte in cui consente l’utilizzazione di un atto pubblico o di una scrittura privata autenticata, sicché in tali evenienze la validità del mandato deve essere riscontrata, quanto alla forma, alla stregua della lex loci. Tuttavia, occorre che il diritto straniero conosca, quantomeno, i suddetti istituti e li disciplini in maniera non contrastante con le linee fondamentali che lo caratterizzano nell’ordinamento italiano e che consistono, quanto alla scrittura privata autenticata, nella dichiarazione del pubblico ufficiale che il documento è stato firmato in sua presenza e nel preventivo accertamento dell’identità del sottoscrittore.

Tribunale di Lecce, provvedimento del 8.4.2022