Ritiro dei fascicoli e restituzione tardiva: gli effetti negativi sono limitati alla decisione del giudice di prime cure

Sebbene il termine entro il quale – a norma dell’art. 169, secondo comma, cod. proc. civ. – deve avvenire il deposito del fascicolo di parte, ritirato all’atto della rimessione della causa al collegio, sia perentorio (come attesta l’uso dell’espressione “al più tardi”, che figura nel testo di detta disposizione), la sua inosservanza produce effetti limitati alla decisione del giudice di prime cure, sicché il deposito del fascicolo nel giudizio di appello non costituisce introduzione di nuove prove documentali, sempre che i documenti contenuti nel fascicolo siano stati prodotti, nel giudizio di primo grado, nell’osservanza delle preclusioni probatorie risultanti dagli artt.165 e 166 cod. proc. civ. [Cassazione civile, sezione terza, sentenza del 19.12.2013, n. 28462].

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