Tardività dell’appello: rilevanza deontologica

Costituisce violazione dei doveri professionali il mancato, ritardato o negligente compimento di atti inerenti al mandato o alla nomina, quando derivi da non scusabile e rilevante trascuratezza degli interessi della parte assistita (Nel caso di specie, era stato dichiarato inammissibile per tardività l’appello proposto avverso la sentenza penale di condanna a sei anni e sei mesi di reclusione. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto congrua la sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio dell’attività professionale per la durata di mesi tre).

[massima ufficiale]

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Pasqualin), sentenza n. 30 del 25 febbraio 2020 (pubbl. 29.9.2020)