Libro Quarto
DEI PROCEDIMENTI SPECIALI
Titolo II
DEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI FAMIGLIA E DI STATO DELLE PERSONE
Capo I
DELLA SEPARAZIONE PERSONALE DEI CONIUGI
Art. 706.
Forma della domanda
La domanda di separazione personale si propone al tribunale del luogo dell’ultima residenza comune dei coniugi ovvero, in mancanza, del luogo in cui il coniuge convenuto ha residenza o domicilio, con ricorso che deve contenere l’esposizione dei fatti sui quali la domanda e’ fondata.
Qualora il coniuge convenuto sia residente all’estero, o risulti irreperibile, la domanda si propone al tribunale del luogo di residenza o di domicilio del ricorrente, e, se anche questi e’ residente all’estero, a qualunque tribunale della Repubblica.
Il presidente, nei cinque giorni successivi al deposito in cancelleria, fissa con decreto la data dell’udienza di comparizione dei coniugi davanti a se’, che deve essere tenuta entro novanta giorni dal deposito del ricorso, il termine per la notificazione del ricorso e del decreto, ed il termine entro cui il coniuge convenuto puo’ depositare memoria difensiva e documenti. Al ricorso e alla memoria difensiva sono allegate le ultime dichiarazioni dei redditi presentate.
Nel ricorso deve essere indicata l’esistenza di figli legittimi, legittimati o adottati da entrambi i coniugi durante il matrimonio.
Art. 707.
Comparizione personale delle parti
I coniugi debbono comparire personalmente davanti al presidente con l’assistenza del difensore.
Se il ricorrente non si presenta o rinuncia, la domanda non ha effetto.
Se non si presenta il coniuge convenuto, il presidente puo’ fissare un nuovo giorno per la comparizione, ordinando che la notificazione del ricorso e del decreto gli sia rinnovata.
Art. 708.
Tentativo di conciliazione e provvedimenti del presidente
All’udienza di comparizione il presidente deve sentire i coniugi prima separatamente e poi congiuntamente, tentandone la conciliazione.
Se i coniugi si conciliano, il presidente fa redigere il processo verbale della conciliazione.
Se la conciliazione non riesce, il presidente, anche d’ufficio, sentiti i coniugi ed i rispettivi difensori, da’ con ordinanza i provvedimenti temporanei e urgenti che reputa opportuni nell’interesse della prole e dei coniugi, nomina il giudice istruttore e fissa udienza di comparizione e trattazione davanti a questi. Nello stesso modo il presidente provvede, se il coniuge convenuto non compare, sentiti il ricorrente ed il suo difensore.
Contro i provvedimenti di cui al terzo comma si può proporre reclamo con ricorso alla corte d’appello che si pronuncia in camera di consiglio. Il reclamo deve essere proposto nel termine perentorio di dieci giorni dalla notificazione del provvedimento.
Art. 709.
Notificazione dell’ordinanza e fissazione dell’udienza
L’ordinanza con la quale il presidente fissa l’udienza di comparizione davanti al giudice istruttore e’ notificata a cura dell’attore al convenuto non comparso, nel termine perentorio stabilito nell’ordinanza stessa, ed e’ comunicata al pubblico ministero.
Tra la data dell’ordinanza, ovvero tra la data entro cui la stessa deve essere notificata al convenuto non comparso, e quella dell’udienza di comparizione e trattazione devono intercorrere i termini di cui all’articolo 163-bis ridotti a meta’.
Con l’ordinanza il presidente assegna altresi’ termine al ricorrente per il deposito in cancelleria di memoria integrativa, che deve avere il contenuto di cui all’articolo 163, terzo comma, numeri 2), 3), 4), 5) e 6), e termine al convenuto per la costituzione in giudizio ai sensi degli articoli 166 e 167, primo e secondo comma, nonche’ per la proposizione delle eccezioni processuali e di merito che non siano rilevabili d’ufficio. L’ordinanza deve contenere l’avvertimento al convenuto che la costituzione oltre il suddetto termine implica le decadenze di cui all’articolo 167 e che oltre il termine stesso non potranno piu’ essere proposte le eccezioni processuali e di merito non rilevabili d’ufficio.
I provvedimenti temporanei ed urgenti assunti dal presidente con l’ordinanza di cui al terzo comma dell’articolo 708 possono essere revocati o modificati dal giudice istruttore.
Art. 709bis.
Udienza di comparizione e trattazione davanti al giudice istruttore
All’udienza davanti al giudice istruttore si applicano le disposizioni di cui agli articoli 180 e 183, commi primo, secondo, e dal quarto al decimo. Si applica altresi l’articolo 184. Nel caso in cui il processo debba continuare per la richiesta di addebito, per l’affidamento dei figli o per le questioni economiche, il tribunale emette sentenza non definitiva relativa alla separazione. Avverso tale sentenza e’ ammesso soltanto appello immediato che e’ deciso in camera di consiglio.
Art. 709ter.
Soluzione delle controversie e provvedimenti in caso di inadempienze o violazioni
Per la soluzione delle controversie insorte tra i genitori in ordine all’esercizio della potestà genitoriale o delle modalità dell’affidamento è competente il giudice del procedimento in corso. Per i procedimenti di cui all’articolo 710 è competente il tribunale del luogo di residenza del minore.
A seguito del ricorso, il giudice convoca le parti e adotta i provvedimenti opportuni. In caso di gravi inadempienze o di atti che comunque arrechino pregiudizio al minore od ostacolino il corretto svolgimento delle modalità dell’affidamento, può modificare i provvedimenti in vigore e può, anche congiuntamente:
1) ammonire il genitore inadempiente;
2) disporre il risarcimento dei danni, a carico di uno dei genitori, nei confronti del minore;
3) disporre il risarcimento dei danni, a carico di uno dei genitori, nei confronti dell’altro;
4) condannare il genitore inadempiente al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria, da un minimo di 75 euro a un massimo di 5.000 euro a favore della Cassa delle ammende.
I provvedimenti assunti dal giudice del procedimento sono impugnabili nei modi ordinari.
Art. 710.
Modificabilita’ dei provvedimenti relativi alla separazione dei coniugi
Le parti possono sempre chiedere, con le forme del procedimento in camera di consiglio, la modificazione dei provvedimenti riguardanti i coniugi e la prole conseguenti la separazione.
Il tribunale, sentite le parti, provvede alla eventuale ammissione di mezzi istruttori e puo’ delegare per l’assunzione uno dei suoi componenti.
Ove il procedimento non possa essere immediatamente definito, il tribunale puo’ adottare provvedimenti provvisori e puo’ ulteriormente modificarne il contenuto nel corso del procedimento.
Art. 711.
Separazione consensuale
Nel caso di separazione consensuale previsto nell’articolo 158 del codice civile, il presidente, su ricorso di entrambi i coniugi, deve sentirli nel giorno da lui stabilito e curare di conciliarli nel modo indicato nell’articolo 708.
Se il ricorso e’ presentato da uno solo dei coniugi, si applica l’articolo 706 ultimo comma.
Se la conciliazione non riesce, si da’ atto nel processo verbale del consenso dei coniugi alla separazione e delle condizioni riguardanti i coniugi stessi e la prole.
La separazione consensuale acquista efficacia con la omologazione del tribunale, il quale provvede in camera di consiglio su relazione del presidente.
Le condizioni della separazione consensuale sono modificabili a norma dell’articolo precedente.
Capo II
DELL’INTERDIZIONE, DELL’INABILITAZIONE E DELL’AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO
Art. 712.
Forma della domanda
La domanda per interdizione o inabilitazione si propone con ricorso diretto al tribunale del luogo dove la persona nei confronti della quale e’ proposta ha residenza o domicilio.
Nel ricorso debbono essere esposti i fatti sui quali la domanda e’ fondata e debbono essere indicati il nome e il cognome e la residenza del coniuge, dei parenti entro il quarto grado, degli affini entro il secondo grado e, se vi sono, del tutore o curatore dell’interdicendo o dell’inabilitando.
Art. 713.
Provvedimenti del presidente
Il presidente ordina la comunicazione del ricorso al pubblico ministero. Quando questi gliene fa richiesta, puo’ con decreto rigettare senz’altro la domanda (1); altrimenti nomina il giudice istruttore e fissa l’udienza di comparizione davanti a lui del ricorrente, dell’interdicendo o dell’inabilitando e delle altre persone indicate nel ricorso, le cui informazioni ritenga utili.
Il ricorso e il decreto sono notificati a cura del ricorrente, entro il termine fissato nel decreto stesso, alle persone indicate nel comma precedente; il decreto e’ comunicato al pubblico ministero.
(1) La Corte costituzionale con sentenza 5 luglio 1968, n. 87 ha dichiarato l’illegittimita’ costituzionale del presente comma, secondo periodo, nella parte in cui permette al tribunale di rigettare senz’altro.
Art. 714.
Istruzione preliminare
All’udienza, il giudice istruttore, con l’intervento del pubblico ministero, procede all’esame dell’interdicendo o dell’inabilitando, sente il parere delle altre persone citate, interrogandole sulle circostanze che ritiene rilevanti ai fini della decisione e puo’ disporre anche d’ufficio l’assunzione di ulteriori informazioni, esercitando tutti i poteri istruttori previsti nell’articolo 419 del codice civile.
Art. 715.
Impedimento a comparire dell’interdicendo o dell’inabilitando
Se per legittimo impedimento l’interdicendo o l’inabilitando non puo’ presentarsi davanti al giudice istruttore, questi, con l’intervento del pubblico ministero, si reca per sentirlo nel luogo dove si trova.
Art. 716.
Capacita’ processuale dell’interdicendo e dell’inabilitando
L’interdicendo e l’inabilitando possono stare in giudizio e compiere da soli tutti gli atti del procedimento, comprese le impugnazioni, anche quando e’ stato nominato il tutore o il curatore provvisorio previsto negli articoli 419 e 420 del codice civile.
Art. 717.
Nomina del tutore e del curatore provvisorio
Il tutore o il curatore provvisorio di cui all’articolo precedente e’ nominato, anche d’ufficio, con decreto del giudice istruttore.
Finche’ non sia pronunciata la sentenza sulla domanda d’interdizione o d’inabilitazione, lo stesso giudice istruttore puo’ revocare la nomina, anche d’ufficio.
Art. 718.
Legittimazione all’impugnazione
La sentenza che provvede sulla domanda d’interdizione o di inabilitazione puo’ essere impugnata da tutti coloro che avrebbero avuto diritto di proporre la domanda, anche se non parteciparono al giudizio, e dal tutore o curatore nominato con la stessa sentenza.
Art. 719.
Termine per l’impugnazione
Il termine per la impugnazione decorre per tutte le persone indicate nell’articolo precedente dalla notificazione della sentenza, fatta nelle forme ordinarie a tutti coloro che parteciparono al giudizio.
Se e’ stato nominato un tutore o curatore provvisorio, l’atto di impugnazione deve essere notificato anche a lui.
Art. 720.
Revoca dell’interdizione o dell’inabilitazione
Per la revoca dell’interdizione o dell’inabilitazione si osservano le norme stabilite per la pronuncia di esse.
Coloro che avevano diritto di promuovere l’interdizione e l’inabilitazione possono intervenire nel giudizio di revoca per opporsi alla domanda, e possono altresi’ impugnare la sentenza pronunciata nel giudizio di revoca, anche se non parteciparono al giudizio.
Art. 720bis.
Norme applicabili ai procedimenti in materia di amministrazione di sostegno
Ai procedimenti in materia di amministrazione di sostegno si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni degli articoli 712, 713, 716, 719 e 720.
Contro il decreto del giudice tutelare è ammesso reclamo alla corte d’appello a norma dell’articolo 739.
Contro il decreto della corte d’appello pronunciato ai sensi del secondo comma può essere proposto ricorso per cassazione.
Capo III
DISPOSIZIONI RELATIVE ALL’ASSENZA E ALLA DICHIARAZIONE DI MORTE PRESUNTA
Art. 721.
Provvedimenti conservativi nell’interesse dello scomparso
I provvedimenti indicati nell’articolo 48 del codice civile sono pronunciati dal tribunale in camera di consiglio, su ricorso degli interessati, sentito il pubblico ministero.
Art. 722.
Domanda per dichiarazione d’assenza
La domanda per dichiarazione d’assenza si propone con ricorso, nel quale debbono essere indicati il nome e cognome e la residenza dei presunti successori legittimi dello scomparso e, se esistono, del suo procuratore o rappresentante legale.
Art. 723.
Fissazione dell’udienza di comparizione
Il presidente del tribunale fissa con decreto l’udienza per la comparizione davanti a se’ o ad un giudice da lui designato del ricorrente e di tutte le persone indicate nel ricorso a norma dell’articolo precedente, e stabilisce il termine entro il quale la notificazione deve essere fatta a cura del ricorrente. Puo’ anche ordinare che il decreto sia pubblicato in uno o piu’ giornali.
Il decreto e’ comunicato al pubblico ministero.
Art. 724.
Procedimento
Il giudice interroga le persone comparse sulle circostanze che ritiene rilevanti, assume, quando occorre, ulteriori informazioni e quindi riferisce in camera di consiglio per i provvedimenti del tribunale, che questo pronuncia con sentenza.
Art. 725.
Immissione in possesso temporaneo
Il tribunale provvede in camera di consiglio sulle domande per apertura di atti di ultima volonta’ e per immissione nel possesso temporaneo dei beni dell’assente, quando sono proposte da coloro che sarebbero eredi legittimi.
Se la domanda e’ proposta da altri interessati, il giudizio si svolge nelle forme ordinarie in contraddittorio di coloro che sarebbero eredi legittimi.
Con lo stesso provvedimento col quale viene ordinata l’immissione nel possesso temporaneo, sono determinate la cauzione o le altre cautele previste nell’articolo 50 ultimo comma del codice civile, e sono date le disposizioni opportune per la conservazione delle rendite riservate all’assente a norma dell’articolo 53 dello stesso codice.
Art. 726.
Domanda per dichiarazione di morte presunta
La domanda per dichiarazione di morte presunta si propone con ricorso, nel quale debbono essere indicati il nome, cognome e domicilio dei presunti successori legittimi dello scomparso e, se esistono, del suo procuratore o rappresentante legale e di tutte le altre persone, che, a notizia del ricorrente, perderebbero diritti o sarebbero gravate da obbligazioni, per effetto della morte dello scomparso.
Art. 727.
Pubblicazione della domanda
Il presidente del tribunale nomina un giudice a norma dell’articolo 723 e ordina che a cura del ricorrente la domanda, entro il termine che egli stesso fissa, sia inserita per estratto, due volte consecutive a distanza di dieci giorni, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e in due giornali, con invito a chiunque abbia notizie dello scomparso di farle pervenire al tribunale entro sei mesi dall’ultima pubblicazione.
Se tutte le inserzioni non vengono eseguite entro il termine fissato, la domanda si intende abbandonata.
Il presidente del tribunale puo’ anche disporre altri mezzi di pubblicita’.
Art. 728.
Comparizione
Decorsi sei mesi dalla data dell’ultima pubblicazione il giudice, su istanza del ricorrente, fissa con decreto l’udienza di comparizione davanti a se’ del ricorrente e delle persone indicate nel ricorso a norma dell’articolo 726 e il termine per la notificazione del ricorso e del decreto a cura del ricorrente.
Il decreto e’ comunicato al pubblico ministero.
Il giudice interroga le persone comparse sulle circostanze che ritiene rilevanti; puo’ disporre che siano assunte ulteriori informazioni, e quindi riferisce in camera di consiglio per i provvedimenti del tribunale, che questo pronuncia con sentenza.
Art. 729.
Pubblicazione della sentenza
La sentenza che dichiara l’assenza o la morte presunta deve essere inserita per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e pubblicata nel sito internet del Ministero della giustizia. Il tribunale puo’ anche disporre altri mezzi di pubblicita’.
Le inserzioni possono essere eseguite a cura di qualsiasi interessato e valgono come notificazione. Copia della sentenza (1) e dei giornali nei quali e’ stato pubblicato l’estratto deve essere depositata nella cancelleria del giudice che ha pronunciato la sentenza per l’annotazione sull’originale.
(1) Rectius: Gazzetta Ufficiale.
Art. 730.
Esecuzione
La sentenza che dichiara l’assenza o la morte presunta non puo’ essere eseguita prima che sia passata in giudicato e che sia compiuta l’annotazione di cui all’articolo precedente.
Art. 731.
Comunicazione all’ufficio di stato civile
Il cancelliere da’ notizia, a norma dell’articolo 133 secondo comma, all’ufficio dello stato civile competente della sentenza di dichiarazione di morte presunta.
Capo IV
DISPOSIZIONI RELATIVE AI MINORI, AGLI INTERDETTI E AGLI INABILITATI
Art. 732.
Provvedimenti su parere del giudice tutelare
I provvedimenti relativi ai minori, agli interdetti e agli inabilitati sono pronunciati dal tribunale in camera di consiglio, salvo che la legge disponga altrimenti.
Quando il tribunale deve pronunciare un provvedimento nell’interesse di minori, interdetti o inabilitati sentito il parere del giudice tutelare, il parere stesso deve essere prodotto dal ricorrente insieme col ricorso.
Qualora non sia prodotto, il presidente provvede a richiederlo d’ufficio.
Art. 733.
Vendita di beni
Se, nell’autorizzare la vendita di beni di minori, interdetti o inabilitati, il tribunale stabilisce che essa deve farsi ai pubblici incanti, designa per procedervi un ufficiale giudiziario del tribunale del luogo in cui si trovano i beni mobili oppure un cancelliere dello stesso tribunale o un notaio del luogo in cui si trovano i beni immobili.
L’ufficiale designato per la vendita procede all’incanto con l’osservanza delle norme degli artt. 534 e ss., in quanto applicabili, e premesse le forme di pubblicita’ ordinate dal tribunale.
Art. 734.
Esito negativo dell’incanto
Se al primo incanto non e’ fatta offerta superiore o uguale al prezzo fissato dal tribunale a norma dell’art. 376 primo comma del codice civile, l’ufficiale designato ne da’ atto nel processo verbale e trasmette copia di questo al tribunale che ha autorizzato la vendita.
Il tribunale, se non crede di revocare l’autorizzazione o disporre una nuova vendita su prezzo base inferiore, autorizza la vendita a trattative private.
Capo V
DEI RAPPORTI PATRIMONIALI TRA I CONIUGI
Art. 735.
Sostituzione dell’amministratore del patrimonio familiare
La sostituzione dell’amministratore del patrimonio familiare puo’ essere chiesta, nel caso previsto nell’art. 174 del codice civile, dall’altro coniuge o da uno dei prossimi congiunti, o dal pubblico ministero, e, nel caso previsto nell’art. 176, da uno dei figli maggiorenni o emancipati, da un prossimo congiunto o dal pubblico ministero.
Art. 736.
Procedimento
La domanda per i provvedimenti previsti nell’art. precedente si propone con ricorso.
Il presidente del tribunale fissa con decreto un giorno per la comparizione degli interessati davanti a se’ o a un giudice da lui designato e stabilisce il termine per la notificazione del ricorso e del decreto.
Dopo l’audizione delle parti, il presidente o il giudice designato assume le informazioni che crede opportune e quindi riferisce sulla domanda al tribunale, che decide in camera di consiglio con ordinanza non impugnabile.
Capo Vbis
DEGLI ORDINI DI PROTEZIONE CONTRO GLI ABUSI FAMILIARI
Art. 736bis.
Provvedimenti di adozione degli ordini di protezione contro gli abusi familiari
Nei casi di cui all’articolo 342bis del codice civile, l’istanza si propone, anche dalla parte personalmente, con ricorso al tribunale del luogo di residenza o di domicilio dell’istante, che provvede in camera di consiglio in composizione monocratica.
Il presidente del tribunale designa il giudice a cui e’ affidata la trattazione del ricorso. Il giudice, sentite le parti, procede nel modo che ritiene piu’ opportuno agli atti di istruzione necessari, disponendo, ove occorra, anche per mezzo della polizia tributaria, indagini sui redditi, sul tenore di vita, e sul patrimonio personale e comune delle parti, e provvede con decreto motivato immediatamente esecutivo.
Nel caso di urgenza, il giudice, assunte ove occorra sommarie informazioni, puo’ adottare immediatamente l’ordine di protezione fissando l’udienza di comparizione delle parti davanti a se’ entro un termine non superiore a quindici giorni ed assegnando all’istante un termine non superiore a otto giorni per la notificazione del ricorso e del decreto. All’udienza il giudice conferma, modifica o revoca l’ordine di protezione.
Contro il decreto con cui il giudice adotta l’ordine di protezione o rigetta il ricorso, ai sensi del secondo comma, ovvero conferma, modifica o revoca l’ordine di protezione precedentemente adottato nel caso di cui al terzo comma, e’ ammesso reclamo al tribunale entro i termini previsti dal secondo comma dell’articolo 739. Il reclamo non sospende l’esecutivita’ dell’ordine di protezione. Il tribunale provvede in camera di consiglio, in composizione collegiale, sentite le parti, con decreto motivato non impugnabile. Del collegio non fa parte il giudice che ha emesso il provvedimento impugnato.
Per quanto non previsto dal presente articolo, si applicano al procedimento, in quanto compatibili, gli articoli 737 e seguenti.
Capo VI
DISPOSIZIONI COMUNI AI PROCEDIMENTI IN CAMERA DI CONSIGLIO
Art. 737.
Forma della domanda e del provvedimento
I provvedimenti, che debbono essere pronunciati in camera di consiglio, si chiedono con ricorso al giudice competente e hanno forma di decreto motivato, salvo che la legge disponga altrimenti.
Art. 738.
Procedimento
Il presidente nomina tra i componenti del collegio un relatore, che riferisce in camera di consiglio.
Se deve essere sentito il pubblico ministero, gli atti sono a lui previamente comunicati ed egli stende le sue conclusioni in calce al provvedimento del presidente.
Il giudice puo’ assumere informazioni.
Art. 739.
Reclami delle parti
Contro i decreti del giudice tutelare si puo’ proporre reclamo con ricorso al tribunale, che pronuncia in camera di consiglio. Contro i decreti pronunciati dal tribunale in camera di consiglio in primo grado si puo’ proporre reclamo con ricorso alla Corte d’appello, che pronuncia anch’essa in camera di consiglio.
Il reclamo deve essere proposto nel termine perentorio di dieci giorni dalla comunicazione del decreto se e’ dato in confronto di una sola parte, o dalla notificazione se e’ dato in confronto di piu’ parti.
Salvo che la legge disponga altrimenti, non e’ ammesso reclamo contro i decreti della Corte d’appello e contro quelli del tribunale pronunciati in sede di reclamo.
Art. 740.
Reclami del pubblico ministero
Il pubblico ministero, entro dieci giorni dalla comunicazione, puo’ proporre reclamo contro i decreti del giudice tutelare e contro quelli del tribunale per i quali e’ necessario il suo parere.
Art. 741.
Efficacia dei provvedimenti
I decreti acquistano efficacia quando sono decorsi i termini di cui agli articoli precedenti senza che sia stato proposto reclamo.
Se vi sono ragioni d’urgenza, il giudice puo’ tuttavia disporre che il decreto abbia efficacia immediata.
Art. 742.
Revocabilita’ dei provvedimenti
I decreti possono essere in ogni tempo modificati o revocati, ma restano salvi i diritti acquistati in buona fede dai terzi in forza di convenzioni anteriori alla modificazione o alla revoca.
Art. 742bis.
Ambito di applicazione degli articoli precedenti
Le disposizioni del presente capo si applicano a tutti i procedimenti in camera di consiglio, ancorche’ non regolati dai capi precedenti o che non riguardino materia di famiglia o di stato delle persone.
Titolo III
DELLA COPIA E DELLA COLLAZIONE DI ATTI PUBBLICI
Art. 743.
Copia degli atti
Qualunque depositario pubblico, autorizzato a spedire copia degli atti che detiene, deve rilasciarne copia autentica, ancorche’ l’istante o i suoi autori non siano stati parte nell’atto, sotto pena dei danni e delle spese, salve le disposizioni speciali della legge sulle tasse di registro e bollo.
La copia d’un testamento pubblico non puo’ essere spedita durante la vita del testatore, tranne che a sua istanza, della quale si fa menzione nella copia.
Art. 744.
Copie o estratti da pubblici registri
I cancellieri e i depositari di pubblici registri sono tenuti, eccettuati i casi determinati dalla legge, a spedire a chiunque ne faccia istanza le copie e gli estratti degli atti giudiziari da essi detenuti, sotto pena dei danni e delle spese.
Art. 745.
Rifiuto o ritardo nel rilascio
Nel caso di rifiuto o di ritardo da parte dei cancellieri o dei depositari di cui all’articolo precedente, l’istante puo’ ricorrere al giudice di pace o al presidente del tribunale o della corte presso cui il cancelliere o depositario esercita le sue funzioni.
Nel caso di rifiuto o di ritardo da parte dei pubblici depositari di cui all’articolo 743, l’istante puo’ ricorrere al presidente del tribunale nella cui circoscrizione il depositario esercita le sue funzioni.
Il presidente o il giudice di pace provvede con decreto, sentito il pubblico ufficiale.
Art. 746.
Collazione di copie
Chi ha ottenuto la copia di un atto pubblico a norma dell’articolo 743 ha diritto di collazionarla con l’originale in presenza del depositario. Se questi si rifiuta, puo’ ricorrere al tribunale nella cui circoscrizione il depositario esercita le sue funzioni. Il giudice, sentito il depositario, da’ con decreto le disposizioni opportune per la collazione e puo’ eseguirla egli stesso recandosi nell’ufficio del depositario.
Titolo IV
DEI PROCEDIMENTI RELATIVI ALL’APERTURA DELLE SUCCESSIONI
Capo I
DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 747.
Autorizzazione alla vendita dei beni ereditari
L’autorizzazione a vendere beni ereditari si chiede con ricorso diretto al tribunale del luogo in cui si e’ aperta la successione.
Nel caso in cui i beni appartengano a incapaci deve essere sentito il giudice tutelare.
Il giudice provvede sul ricorso con decreto, contro il quale e’ ammesso reclamo a norma dell’articolo 739.
Se l’istanza di autorizzazione a vendere riguarda l’oggetto d’un legato di specie, il ricorso deve essere notificato al legatario.
Art. 748.
Forma della vendita
La vendita dei beni ereditari deve compiersi nelle forme previste per la vendita dei beni dei minori.
Il giudice, quando occorre, fissa le modalita’ per la conservazione e il reimpiego del prezzo ricavato.
Art. 749.
Procedimento per la fissazione dei termini
L’istanza per fissazione di un termine entro il quale una persona deve emettere una dichiarazione o compiere un determinato atto, se non e’ proposta nel corso di un giudizio, si propone con ricorso al tribunale del luogo in cui si e’ aperta la successione.
Il giudice fissa con decreto l’udienza di comparizione del ricorrente e della persona alla quale il termine deve essere imposto e stabilisce il termine entro il quale il ricorso e il decreto debbono essere notificati, a cura del ricorrente, alla persona stessa.
Il giudice provvede con ordinanza, contro la quale e’ ammesso reclamo al tribunale a norma dell’articolo 739. Il collegio, del quale non può far parte il giudice che ha emesso il provvedimento reclamato, provvede con ordinanza non impugnabile in camera di consiglio, previa audizione degli interessati a norma del comma precedente.
Le stesse forme si osservano per chiedere la proroga di un termine stabilito dalla legge. La proroga del termine stabilito dal giudice si chiede al giudice stesso.
Art. 750.
Provvedimenti del presidente del tribunale relativi alle cauzioni e agli esecutori testamentari
L’istanza per l’imposizione di una cauzione a carico dell’erede o del legatario, nei casi previsti dalla legge, e’ proposta, quando non vi e’ giudizio pendente, con ricorso al presidente del tribunale del luogo in cui si e’ aperta la successione.
Il presidente fissa con decreto l’udienza di comparizione del ricorrente e dell’erede o legatario davanti a se’ e stabilisce il termine entro il quale il ricorso e il decreto debbono essere loro notificati.
Il presidente stabilisce le modalita’ e l’ammontare della cauzione con ordinanza, contro la quale e’ ammesso reclamo al presidente della Corte d’appello a norma dell’articolo 739. Il presidente della Corte d’appello provvede con ordinanza non impugnabile, previa audizione degli interessati a norma del comma precedente.
Le stesse forme si osservano nei casi previsti negli articoli 708 e 710 del codice civile relativamente agli esecutori testamentari.
Art. 751.
Scelta dell’onerato
L’istanza per la scelta prevista nell’articolo 631 ultimo comma del codice civile e’ proposta con ricorso, che deve essere notificato a colui al quale spettava il diritto di scelta e all’onerato.
La scelta e’ fatta dal presidente del tribunale con decreto.
Capo II
DELL’APPOSIZIONE E DELLA RIMOZIONE DEI SIGILLI
Sezione I
DELL’APPOSIZIONE DEI SIGILLI
Art. 752.
Giudice competente
All’apposizione dei sigilli procede il tribunale.
Nei comuni in cui non ha sede il tribunale, i sigilli possono essere apposti, in caso di urgenza, dal giudice di pace. Il processo verbale e’ trasmesso immediatamente al tribunale.
Art. 753.
Persone che possono chiedere l’apposizione
Possono chiedere l’apposizione dei sigilli:
1) l’esecutore testamentario;
2) coloro che possono avere diritto alla successione;
3) le persone che coabitavano col defunto, o che al momento della morte erano addette al suo servizio, se il coniuge, gli eredi o alcuno di essi sono assenti dal luogo;
4) i creditori.
L’istanza si propone mediante ricorso, nel quale il proponente deve dichiarare la residenza o eleggere domicilio nel comune in cui ha sede il tribunale.
Art. 754.
Apposizione d’ufficio
L’apposizione dei sigilli e’ disposta d’ufficio o su richiesta del pubblico ministero nei casi seguenti:
1) se il coniuge o alcuno degli eredi e’ assente dal luogo;
2) se tra gli eredi vi sono minori o interdetti e manca il tutore o il curatore;
3) se il defunto e’ stato depositario pubblico, oppure ha rivestito cariche o funzioni per effetto delle quali si ritiene che possano trovarsi presso di lui atti della pubblica amministrazione o comunque di carattere riservato. La disposizione di questo articolo non si applica nei casi indicati nei numeri 1 e 2, se il defunto ha disposto altrimenti con testamento.
Nel caso indicato nel numero 3 i sigilli si appongono soltanto sugli oggetti depositati, o ai locali o mobili nei quali possono trovarsi gli atti ivi enunciati.
Art. 755.
Poteri del giudice
Se le porte sono chiuse, o si incontrano ostacoli all’apposizione dei sigilli, o sorgono altre difficolta’, tanto prima quanto durante l’apposizione, il giudice puo’ ordinare l’apertura delle porte e dare gli altri provvedimenti opportuni.
Art. 756.
Custodia delle chiavi
Le chiavi delle serrature, sulle quali sono stati apposti i sigilli, finche’ non sia ordinata la rimozione di questi debbono essere custodite dal cancelliere.
Art. 757.
Conservazione di testamenti e di carte
Se nel procedere all’apposizione dei sigilli si trovano testamenti o altre carte importanti, il giudice provvede alla conservazione di essi.
Se non puo’ provvedervi nello stesso giorno, nel processo verbale descrive la forma esterna delle carte, e le chiude in un involto da lui sigillato e sottoscritto, in presenza delle parti, fissando il giorno e l’ora in cui emettera’ i provvedimenti ulteriori.
Art. 758.
Cose su cui non si possono apporre sigilli e cose deteriorabili
Se vi sono oggetti sui quali non e’ possibile apporre i sigilli, o che sono necessari all’uso personale di coloro che abitano nella casa, se ne fa descrizione nel processo verbale.
Delle cose che possono deteriorarsi, il giudice puo’ ordinare con decreto la vendita immediata, incaricando un commissionario a norma degli articoli 532 e seguenti.
Art. 759.
Informazioni e nomina del custode
Durante le operazioni di apposizione dei sigilli, il giudice assume le informazioni che ritiene opportune allo scopo di accertare che nessuna cosa sia stata asportata.
Per la conservazione delle cose sigillate nomina un custode.
Art. 760.
Apposizione di sigilli durante e dopo l’inventario
L’apposizione dei sigilli che viene chiesta durante l’inventario puo’ aver luogo soltanto per gli oggetti non inventariati.
Esaurito l’inventario, non si fa luogo all’apposizione dei sigilli, salvo che l’inventario sia impugnato.
Art. 761.
Accesso nei luoghi sigillati
Il giudice o il cancelliere non possono entrare nei luoghi chiusi con l’apposizione dei sigilli, finche’ non ne sia stata ordinata la rimozione a norma dell’articolo 762, salvo che il giudice disponga con decreto motivato l’accesso per urgenti motivi.
Sezione II
DELLA RIMOZIONE DEI SIGILLI
Art. 762.
Termine
I sigilli non possono essere rimossi e l’inventario non puo’ essere eseguito se non dopo tre giorni dall’apposizione, salvo che il giudice per cause urgenti stabilisca altrimenti con decreto motivato.
Se alcuno degli eredi e’ minore non emancipato, non si puo’ procedere alla rimozione dei sigilli finche’ non gli sia stato nominato un tutore o un curatore speciale.
Art. 763.
Provvedimento di rimozione
La rimozione dei sigilli e’ ordinata con decreto dal giudice su istanza di alcuna delle persone indicate nell’articolo 753 numeri 1, 2 e 4.
Nei casi previsti nell’articolo 754 puo’ essere ordinata anche d’ufficio e, se ricorrano le ipotesi di cui ai numeri 2 e 3, la rimozione deve essere seguita dall’inventario.
L’istanza e il decreto sono stesi di seguito al processo verbale di apposizione.
Art. 764.
Opposizione
Chiunque vi ha interesse puo’ fare opposizione alla rimozione dei sigilli con dichiarazione inserita nel processo verbale di apposizione o con ricorso al giudice.
Il giudice fissa con decreto una udienza per la comparizione delle parti e stabilisce il termine perentorio entro il quale il decreto stesso deve essere notificato a cura dell’opponente.
Il giudice provvede con ordinanza non impugnabile e, se ordina la rimozione, puo’ disporre che essa sia seguita dall’inventario e puo’ dare le opportune cautele per la conservazione delle cose che sono oggetto di contestazione.
Art. 765.
Ufficiale procedente
La rimozione dei sigilli e’ eseguita dall’ufficiale che puo’ procedere all’inventario a norma dell’articolo 769.
Se non occorre l’inventario, la rimozione e’ eseguita dal cancelliere del tribunale. Nei comuni in cui non ha sede il tribunale la rimozione puo’ essere eseguita dal cancelliere del giudice di pace.
Art. 766.
Avviso alle persone interessate
Non si puo’ procedere alla rimozione dei sigilli senza che ne sia stato dato avviso, nelle forme stabilite nell’articolo 772, alle persone indicate nell’articolo 771.
Art. 767.
Alterazioni nello stato dei sigilli
L’ufficiale che procede alla rimozione dei sigilli deve innanzitutto riconoscerne lo stato.
Se trova in essi qualche alterazione, deve sospendere ogni operazione ulteriore, facendone immediatamente rapporto al giudice, il quale si trasferisce sul luogo per le verificazioni occorrenti e per i provvedimenti necessari anche per la prosecuzione dell’inventario.
Art. 768.
Disposizione generale
Le disposizioni di questo capo si osservano in ogni altro caso in cui si debba procedere ad apposizione o rimozione di sigilli, salvo che la legge stabilisca altrimenti.
Capo III
DELL’INVENTARIO
Art. 769.
Istanza
L’inventario puo’ essere chiesto al tribunale dalle persone che hanno diritto di ottenere la rimozione dei sigilli ed e’ eseguito dal cancelliere del tribunale o da un notaio designato dal defunto con testamento o nominato dal tribunale.
L’istanza si propone con ricorso, nel quale il richiedente deve dichiarare la residenza o eleggere domicilio nel comune in cui ha sede il tribunale.
Il tribunale provvede con decreto.
Quando non sono stati apposti i sigilli, l’inventario può essere chiesto dalla parte che ne assume l’iniziativa direttamente al notaio designato dal defunto nel testamento ovvero, in assenza di designazione, al notaio scelto dalla stessa parte (1)
(1) Questo comma è stato aggiunto dalla L. 10/2012.
Art. 770.
Inventario da eseguirsi dal notaio
Quando all’inventario deve procedere un notaio, il cancelliere gli consegna, ritirandone ricevuta:
1) le chiavi da lui custodite a norma dell’articolo 756;
2) copia del processo verbale di apposizione dei sigilli, dell’istanza e del decreto di rimozione;
3) una nota delle opposizioni che sono state proposte con indicazione del nome, cognome degli opponenti e della loro residenza o del domicilio da essi eletto.
La copia indicata nel numero 2 e la nota indicata nel numero 3 sono unite all’inventario.
Art. 771.
Persone che hanno diritto ad assistere all’inventario
Hanno diritto ad assistere alla formazione dell’inventario:
1) il coniuge superstite;
2) gli eredi legittimi presunti;
3) l’esecutore testamentario, gli eredi istituiti e i legatari;
4) i creditori che hanno fatto opposizione alla rimozione dei sigilli.
Art. 772.
Avviso dell’inizio dell’inventario
L’ufficiale che procede all’inventario deve dare avviso, almeno tre giorni prima, alle persone indicate nell’articolo precedente del luogo, giorno e ora in cui dara’ inizio alle operazioni.
L’avviso non e’ necessario per le persone che non hanno residenza o non hanno eletto domicilio nella circoscrizione del tribunale, nella quale si procede all’inventario; ma in loro vece deve essere avvertito il notaio che, su istanza di chi ha chiesto l’inventario, e’ nominato con decreto dal giudice per rappresentarli.
Art. 773.
Nomina di stimatore
L’ufficiale che procede all’inventario nomina, quando occorre, uno o piu’ stimatori per la valutazione degli oggetti mobili.
Art. 774.
Rinvio delle operazioni
Quando l’inventario non puo’ essere ultimato nel giorno del suo inizio, l’ufficiale che vi procede ne rinvia la continuazione a un giorno prossimo, avvertendone verbalmente le parti presenti.
Art. 775.
Processo verbale d’inventario
Il processo verbale d’inventario contiene:
1) la descrizione degli immobili, mediante l’indicazione della loro natura, della loro situazione, dei loro confini e dei numeri del catasto e delle mappe censuarie;
2) la descrizione e la stima dei mobili, con la specificazione del peso o del marchio per gli oggetti d’oro e d’argento;
3) l’indicazione della quantita’ e specie delle monete per il danaro contante;
4) l’indicazione delle altre attivita’ e passivita’;
5) la descrizione delle carte, scritture e note relative allo stato attivo e passivo, le quali debbono essere firmate in principio e in fine dall’ufficiale procedente. Lo stesso ufficiale deve accertare sommariamente lo stato dei libri e dei registri di commercio, firmarne i fogli, e lineare gli intervalli.
Se alcuno degli interessati contesta l’opportunita’ d’inventariare qualche oggetto, l’ufficiale lo descrive nel processo verbale, facendo menzione delle osservazioni e istanze delle parti.
Art. 776.
Consegna delle cose mobili inventariate
Le cose mobili e le carte inventariate sono consegnate alla persona indicata dalle parti interessate, o, in mancanza, nominata con decreto del giudice, su istanza di una delle parti, sentite le altre.
Art. 777.
Applicabilita’ delle norme agli altri casi d’inventario
Le disposizioni contenute in questo capo si applicano a ogni inventario ordinato dalla legge, salve le formalita’ speciali stabilite dal codice civile per l’inventario dei beni dei minori.
Capo IV
DEL BENEFICIO DI INVENTARIO
Art. 778.
Reclami contro lo stato di graduazione
I reclami contro lo stato di graduazione previsti nell’articolo 501 del codice civile sono proposti al giudice competente per valore del luogo dell’aperta successione.
Il valore della causa e’ determinato da quello dell’attivo ereditario calcolato sulla stima di inventario dei mobili e a norma dell’articolo 15 per gli immobili.
I reclami si propongono con citazione da notificarsi all’erede e a coloro i cui diritti sono contestati, e sono decisi in unico giudizio.
Art. 779.
Istanza di liquidazione proposta dai creditori e legatari
L’istanza dei creditori e legatari prevista nell’articolo 509 del codice civile si propone con ricorso.
Il giudice fissa con decreto l’udienza di comparizione dell’erede e di coloro che hanno presentato le dichiarazioni di credito. Il decreto e’ comunicato alle parti dal cancelliere.
Il tribunale provvede con ordinanza non impugnabile in camera di consiglio, previa audizione degli interessati a norma del comma precedente.
L’istanza di nomina non puo’ essere accolta e la nomina avvenuta deve essere revocata in sede di reclamo, se alcuno dei creditori si oppone e dichiara di voler far valere la decadenza dell’erede dal beneficio d’inventario.
Se l’erede contesta l’esistenza delle condizioni previste nell’articolo 509 del codice civile il giudice provvede all’istruzione della causa, a norma del libro econdo, disponendo gli opportuni mezzi conservativi, compresa eventualmente la nomina del curatore.
Art. 780.
Domanda dell’erede contro l’eredita’
Le domande dell’erede con beneficio d’inventario contro l’eredita’ sono proposte contro gli altri eredi. Se non vi sono eredi o se tutti propongono la stessa domanda, il giudice nomina un curatore in rappresentanza dell’eredita’.
Capo V
DEL CURATORE DELL’EREDITA’ GIACENTE
Art. 781.
Notificazione del decreto di nomina
Il decreto di nomina del curatore dell’eredita’ giacente e’ notificato alla persona nominata a cura del cancelliere, nel termine stabilito nello stesso decreto.
Art. 782.
Vigilanza del giudice
L’amministrazione del curatore si svolge sotto la vigilanza del giudice. Questi, quando lo crede opportuno, puo’ prefiggere, con decreto, termini per la presentazione dei conti della gestione, e puo’ in ogni tempo revocare o sostituire il curatore.
Gli atti del curatore che eccedono l’ordinaria amministrazione debbono essere autorizzati dal giudice.
Art. 783.
Vendita di beni ereditari
La vendita di beni mobili deve essere promossa dal curatore nei trenta giorni successivi alla formazione dell’inventario salvo che il giudice, con decreto motivato, non disponga altrimenti.
La vendita dei beni immobili puo’ essere autorizzata dal tribunale con decreto in camera di consiglio soltanto nei casi di necessita’ o utilita’ evidente.
Titolo V
DELLO SCIOGLIMENTO DI COMUNIONI
Art. 784.
Litisconsorzio necessario
Le domande di divisione ereditaria o di scioglimento di qualsiasi altra comunione debbono proporsi in confronto di tutti gli eredi o condomini e dei creditori opponenti se vi sono.
Art. 785.
Pronuncia sulla domanda di divisione
Se non sorgono contestazioni sul diritto alla divisione, essa e’ disposta con ordinanza dal giudice istruttore; altrimenti questi provvede a norma dell’articolo 187.
Art. 786.
Direzione delle operazioni
Le operazioni di divisione sono dirette dal giudice istruttore il quale, anche nel corso di esse, puo’ delegarne la direzione a un notaio.
Art. 787.
Vendita di mobili
Quando occorre procedere alla vendita di mobili, censi o rendite, il giudice istruttore o il professionista delegato procede a norma degli articoli 534 e seguenti, se non sorge controversia sulla necessita’ della vendita.
Se sorge controversia, la vendita non puo’ essere disposta se non con sentenza del collegio.
Art. 788.
Vendita di immobili
Quando occorre procedere alla vendita di immobili, il giudice istruttore provvede con ordinanza a norma dell’articolo 569, terzo comma, se non sorge controversia sulla necessita’ della vendita.
Se sorge controversia, la vendita non puo’ essere disposta se non con sentenza del collegio.
La vendita si svolge davanti al giudice istruttore. Si applicano gli articoli 570 e seguenti.
Quando le operazioni sono affidate a un professionista, questi provvede direttamente alla vendita, a norma delle disposizioni del presente articolo.
Art. 789.
Progetto di divisione e contestazioni su di esso
Il giudice istruttore predispone un progetto di divisione che deposita in cancelleria e fissa con decreto l’udienza di discussione del progetto, ordinando la comparizione dei condividenti e dei creditori intervenuti.
Il decreto e’ comunicato alle parti.
Se non sorgono contestazioni, il giudice istruttore, con ordinanza non impugnabile, dichiara esecutivo il progetto, altrimenti provvede a norma dell’articolo 187.
In ogni caso il giudice istruttore da’ con ordinanza le disposizioni necessarie per l’estrazione a sorte dei lotti.
Art. 790.
Operazioni davanti al notaio
Se a dirigere le operazioni di divisione e’ stato delegato un notaio, questi da’ avviso, almeno cinque giorni prima, ai condividenti e ai creditori intervenuti del luogo, giorno e ora in cui le operazioni avranno inizio.
Le operazioni si svolgono alla presenza delle parti, assistite, se lo richiedono e a loro spese, dai propri procuratori.
Se nel corso delle operazioni sorgono contestazioni in ordine alle stesse, il notaio redige apposito processo verbale che trasmette al giudice istruttore.
Questi fissa con decreto un’udienza per la comparizione delle parti, alle quali il decreto stesso e’ comunicato dal cancelliere.
Sulle contestazioni il giudice provvede con ordinanza.
Art. 791.
Progetto di divisione formato dal notaio
Il notaio redige unico processo verbale delle operazioni effettuate.
Formato il progetto delle quote e dei lotti, se le parti non si accordano su di esso, il notaio trasmette il processo verbale al giudice istruttore, entro cinque giorni dalla sottoscrizione.
Il giudice provvede come al penultimo comma dell’articolo precedente per la fissazione dell’udienza di comparizione delle parti e quindi emette i provvedimenti di sua competenza a norma dell’articolo 187.
L’estrazione dei lotti non puo’ avvenire se non in base a ordinanza del giudice, emessa a norma dell’articolo 789 ultimo comma o a sentenza passata in giudicato.
Titolo VI
DEL PROCESSO DI LIBERAZIONE DEGLI IMMOBILI DALLE IPOTECHE
Art. 792.
Deposito del prezzo
L’acquirente che ha dichiarato al precedente proprietario e ai creditori iscritti di volere liberare l’immobile acquistato dalle ipoteche deve chiedere, con ricorso al presidente del tribunale competente per la espropriazione, la determinazione dei modi per il deposito del prezzo offerto. Il presidente provvede con decreto.
Se non sono state fatte richieste di espropriazione nei quaranta giorni successivi alla notificazione della dichiarazione al precedente proprietario e ai creditori iscritti, l’acquirente, nel termine perentorio di sessanta giorni dalla notificazione, deve depositare nei modi prescritti dal presidente del tribunale il prezzo offerto e presentare nella cancelleria il certificato del deposito, il titolo d’acquisto col certificato di trascrizione, un estratto autentico dello stato ipotecario e l’originale dell’atto notificato al precedente proprietario e ai creditori iscritti.
Art. 793.
Convocazione dei creditori
Su presentazione da parte del cancelliere dei documenti indicati nell’articolo precedente, il presidente designa con decreto un giudice per il procedimento e fissa l’udienza di comparizione dell’acquirente, del precedente proprietario e dei creditori iscritti, e stabilisce il termine perentorio entro il quale il decreto deve essere notificato alle altre parti, a cura dell’acquirente.
Art. 794.
Provvedimenti del giudice
All’udienza il giudice, accertata la regolarita’ del deposito e degli atti del procedimento, dispone con ordinanza la cancellazione delle ipoteche iscritte anteriormente alla trascrizione del titolo dell’acquirente che ha chiesto la liberazione, e quindi provvede alla distribuzione del prezzo a norma degli articoli 596 e seguenti.
Art. 795.
Espropriazione
Se e’ fatta istanza di espropriazione, il giudice, verificate le condizioni stabilite dalla legge per l’ammissibilita’ di essa, dispone con decreto che si proceda a norma degli articoli 567 e seguenti.
La vendita non puo’ essere fatta che all’incanto a norma degli articoli 576 e seguenti.
L’incanto si apre sul prezzo offerto dal creditore istante.
Alla distribuzione della somma ricavata partecipano, oltre ai creditori privilegiati e ipotecari, i creditori dell’acquirente.
Quest’ultimo ha diritto di essere collocato nella graduazione con privilegio per le spese sopportate per la dichiarazione di liberazione.
Titolo VII
DELL’EFFICACIA DELLE SENTENZE STRANIERE
E DELL’ESECUZIONE DI ALTRI ATTI DI AUTORITA’ STRANIERE
Gli articoli da 796. A 805 c.p.c. sono stati abrogati dalla legge 218/1995.
Rivista scientifica di diritto processuale civile – Direttore scientifico: Luigi Viola
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Approvato schema di d.lgs. correttivo della riforma Cartabia: ecco il testo
Comunicazione del 16.2.2024
Via libera al d.lgs correttivo della riforma Cartabia
La Nuova Procedura Civile del 15.2.2024
Nuovo Statuto del Contribuente con eliminazione del diritto al Contraddittorio per gli atti individuati con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze pericolo per la riscossione: rischio di illegittimità costituzionale
Correzioni al rito Cartabia in arrivo: pronto il d.lgs.
La Nuova Procedura Civile del 14.2.2024
Omissione dei nuovi avvertimenti d.c. (dopo Cartabia) nell’atto introduttivo di rito semplificato ex art. 281undecies c.p.c.: è nullità nel caso di contumacia del convenuto.
La Nuova Procedura Civile del 13.2.2024
SPINA, Domanda riconvenzionale e mediazione c.d. obbligatoria: osservazioni a prima lettura sulla portata applicativa di Cass. s.u. 7.2.2024, n. 3452 (argomenti e spunti di riflessione)
Mediazione obbligatoria: no per le domande riconvenzionali
La Nuova Procedura Civile del 8.2.2024
Inammissibilità dell’impugnazione, apprezzabile anche sotto il profilo del mancato rispetto del dovere di chiarezza e sinteticità: condanna ex art. 96 comma 3 c.p.c.
Onorari dell’avvocato possono essere ridotti anche al di sotto delle tariffe dice la Corte di Giustizia dell’Unione Europea
Intelligenza Artificiale a supporto dell’attività del Giudice Amministrativo: avviata l’elaborazione di una strategia di impiego
La Nuova Procedura Civile del 1.2.2024
La Nuova Procedura Civile del 31.1.2024
La Nuova Procedura Civile del 30.1.2024
La Nuova Procedura Civile del 29.1.2024
Omesso decreto ex art. 171 bis comma 3 c.p.c.: non decorrono i termini per le memorie integrative
La Nuova Procedura Civile del 26.1.2024
La Nuova Procedura Civile del 25.1.2024
La Nuova procedura Civile del 24.1.2024
La Nuova Procedura Civile del 23.1.2024
La Nuova Procedura Civile del 22.1.2024
La Nuova Procedura Civile del 19.1.2024
Riforma Civile: entro primavera arrivano i correttivi dice Nordio
La Nuova Procedura Civile del 18.1.2024
La Nuova Procedura Civile del 17.1.2024
La Nuova Procedura Civile del 16.1.2024
La Nuova Procedura Civile del 15.1.2024
VIOLA, Un po’ di chiarezza dopo il dm 217/2023 sulle notificazioni per via telematica da parte degli avvocati
La Nuova Procedura Civile del 12.1.2024
Comunicazione del 11.1.2024
La Nuova Procedura Civile del 9.1.2024
La Nuova Procedura Civile del 8.1.2024
Modifiche allo statuto dei contribuenti, ecco il testo del d.lgs.219/2023 con l’introduzione del principio di proporzionalità e della consulenza giuridica: si possono limitare i diritti dei contribuenti nei limiti dello stretto necessario ed è possibile chiedere consulenze la cui risposta è basata su documenti di prassi.
Nuove regole tecniche per i processo telematici: ecco il testo del d.m. 29.12.2023
Speciale FOCUS LaNuovaProceduraCivile: Riforma Cartabia + sinteticità + collegamenti ipertestuali e compenso + appello incidentale + pignoramento
Intelligenza artificiale ed onere probatorio, in materia di procedura di mobilità straordinaria
La Nuova Procedura Civile del 19.12.2023
La Nuova Procedura Civile del 18.12.2023
Tributario, violazione del principio di sinteticità (concisione ed intellegibilità) per sproporzione rispetto al livello di complessità e al valore della causa: inammissibilità
Speciale Cartabia 11.12.2023: Dottrina + Schemi + Prassi
Speciale Cartabia: giurisprudenza + formule
La Nuova Procedura Civile del 4.12.2023
Conclusionali per il Tribunale di Mantova (ord. 13.9.2023): vanno omessi i riferimenti allo svolgimento del processo e vanno solo richiamate le difese senza riproporle.
La Nuova Procedura Civile del 1.12.2023
La Nuova Procedura Civile del 30.11.2023
La Nuova Procedura Civile del 29.11.2023
La Nuova Procedura Civile del 28.11.2023
Più probabile che non nel caso di pluralità di cause: eliminare quelle meno probabili per poi confrontare quelle rimaste
La Nuova Procedura Civile del 24.11.2023
Introduzione del giudizio in materia lavoristico-locatizia con rito ordinario, anziché con rito speciale: che succede dopo la riforma Cartabia?
La Nuova Procedura Civile del 23.11.2023
Casella PEC piena, che succede? Risponderanno le Sezioni Unite.
Notifica telematica: perfezionamento per il notificante all’accettazione
La Nuova Procedura Civile del 22.11.2023
La Nuova Procedura Civile del 21.11.2023
La Nuova Procedura Civile del 20.11.2023
La Nuova Procedura Civile del 17.11.2023
Banche Dati di Merito al via: dal 20 novembre per i Professionisti, dal 14 dicembre per i cittadini.
La Nuova Procedura Civile del 16.11.2023
La Nuova Procedura Civile del 15.11.2023
La Nuova Procedura Civile del 14.11.2023
La Nuova Procedura Civile del 13.11.2023
Speciale LaNuovaProceduraCivile del 10 e 11 novembre 2023: ultimi FOCUS
La Nuova Procedura Civile del 8.11.2023
Il riforma del processo civile riduce la durata dei processi e l’arretrato (comunicato del Ministero della Giustizia del 7.11.2023)
La Nuova Procedura Civile del 7.11.2023
La Nuova Procedura Civile del 6.11.2023
La Nuova Procedura Civile del 3.11.2023
La Nuova Procedura Civile del 31.10.2023
La Nuova Procedura Civile del 30.10.2023
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Verona stigmatizza i provvedimenti che sviliscono la dignità dell’Avvocato: comunicato
Speciale FOCUS riforma CARTABIA (26 E 27 OTTOBRE): LIBRI + SCHEMI + DOTTRINA + FORMULE + TESTI DI LEGGE + RELAZIONI ILLUSTRATIVE + GIURISPRUDENZA + PRASSI & CHIARIMENTI
La Nuova Procedura Civile del 25.10.2023
La Nuova Procedura Civile del 24.10.2023
La Nuova Procedura Civile del 23.10.2023
La Nuova Procedura Civile del 20.10.2023
Violazione criteri chiarezza e sinteticità: spese liquidate in misura superiore rispetto ai medi tabellari perchè l’altra parte è stata costretta ad impegnarsi di più
La Nuova Procedura Civile del 19.10.2023
La Nuova Procedura Civile del 18.10.2023
La Nuova Procedura Civile del 17.10.2023
La Nuova Procedura Civile del 16.10.2023
La Nuova Procedura Civile del 13.10.2023
Violazione dei criteri redazionali degli atti ex dm 110/2023 (carattere ed interlinea): si compensano le spese
La Nuova Procedura Civile del 12.10.2023
La Nuova Procedura Civile del 11.10.2023
Comunicazione del 10.10.2023
La Nuova Procedura Civile del 9.10.2023
Giusto salario minimo costituzionale: il giudice può discostarsi dalla contrattazione collettiva laddove sia in contrasto con i principi di proporzionalità e sufficienza della retribuzione.
La Nuova Procedura Civile del 5.10.2023
La Nuova Procedura Civile del 4.10.2023
La Nuova Procedura Civile del 2.10.2023
Riforma Cartabia, l’elenco delle verifiche preliminari di cui all’art. 171 bis c.p.c. non è tassativo
La Nuova Procedura Civile del 29.9.2023
La Nuova Procedura Civile del 27.9.2023
La Nuova Procedura Civile del 26.9.2023
Covid: illegittima la sospensione dal lavoro per assenza della vaccinazione obbligatoria, con discostamento dalla posizione della Consulta e dell’ISS
Processo civile d.c. (dopo Cartabia): questione di costituzionalità sull’art. 171-bis c.p.c.
Speciale FOCUS riforma CARTABIA: LIBRI + SCHEMI + DOTTRINA + FORMULE + TESTI DI LEGGE + RELAZIONI ILLUSTRATIVE + GIURISPRUDENZA + PRASSI & CHIARIMENTI
La Nuova Procedura Civile del 20.9.2023
La Nuova Procedura Civile del 19.9.2023
Processo civile d.c. (dopo Cartabia): ecco le linee guida del Tribunale di Cuneo
La Nuova Procedura Civile del 13.9.2023
La Nuova Procedura Civile del 12.9.2023
La Nuova Procedura Civile del 11.9.2023
FORMULA: ricorso ex art. 281 decies c.p.c. aggiornato alle specifiche del decreto 110/2023
Ecco l’Intelligenza Artificiale de LaNuovaProceduraCivile
La Nuova Procedura Civile del 7.9.2023
La Nuova Procedura Civile del 6.9.2023
La Nuova Procedura Civile del 5.9.2023
Violazione del principio di sinteticità e compensazione delle spese
FORMULA: atto di citazione aggiornato alle specifiche del decreto 110/2023
Interpretazione deve partire da quella letterale secondo l’art. 12 preleggi: la disposizione irrimediabilmente oscura è incostituzionale. Ipse dixit della Corte Costituzionale.
CASCELLA, Responsabilità professionale del commercialista e riflessi sulla copertura assicurativa. Considerazioni a margine di una interessante decisione di merito
Decreto su criteri redazionali e limiti degli atti giudiziari pubblicato in Gazzetta Ufficiale: massimo 40 pagine, salvo giustificazione
Speciale Cartabia (14.7.2023): FORMULE + GIURISPRUDENZA
Consiglio Nazionale Forense: progetto di portale con Intelligenza Artificiale ad accesso gratuito
La Nuova Procedura Civile del 13.7.2023
Decreto ex art. 171 bis c.p.c. d.c. (dopo Cartabia): fissazione di un’udienza per decidere se convertire il rito in favore del semplificato
La Nuova Procedura Civile del 12.7.2023
Comunicazione del 11.7.2023
Lutto per la perdita dell’avv. Gianmarco Cesari
La Nuova Procedura Civile del 6.7.2023
La Nuova Procedura Civile del 5.7.2023
Speciale ad accesso GRATUITO (30 giugno e 3 luglio): novità della riforma Cartabia con decorrenza 30.6.2023 (schemi + dottrina + formula + giurisprudenza + prassi&chiarimenti + dossier)
La Nuova Procedura Civile del 29.6.2023
La Nuova Procedura Civile del 28.6.2023
La Nuova Procedura Civile del 26.6.2023
SPECIALE 23.6.2023: in OMAGGIO per gli abbonati n. 11/2023 Settimanale Cartabia
La Nuova Procedura Civile del 22.6.2023
Questione di nullità proponibile anche in sede di precisazione delle conclusioni. La clausola contrattuale da interesse per ritardo può essere abusiva anche se inferiore all’interesse usurario.
La Nuova Procedura Civile del 21.6.2023
La Nuova Procedura Civile del 20.6.2023
Contenuto degli atti difensivi e limiti redazionali
La Nuova Procedura Civile del 19.6.2023
Atti con riproposizioni ridondanti delle medesime argomentazioni pretestuose formulati in modo antitetico rispetto ai canoni di sinteticità e chiarezza: condanna ex art. art. 96 c. 3 c.p.c.
SPECIALE 16.6.2023: in OMAGGIO per gli abbonati n. 10/2023 Settimanale Cartabia
La Nuova Procedura Civile del 15.6.2023
La Nuova Procedura Civile del 14.6.2023
La Nuova Procedura Civile del 13.6.2023
SPECIALE 9.6.2023: in OMAGGIO per gli abbonati n. 9/2023 Settimanale Cartabia
La Nuova Procedura Civile del 8.6.2023
La Nuova Procedura Civile del 7.6.2023
Enunciato normativo affetto da radicale oscurità: è incostituzionale
La Nuova Procedura Civile del 6.6.2023
La Nuova Procedura Civile del 5.6.2023
La Nuova Procedura Civile del 31.5.2023
La Nuova Procedura Civile del 30.5.2023
Invio messaggio audio su una chat di gruppo whatsapp: no alla sanzione disciplinare da parte del datore di lavoro
GiuriMatrix: assistente legale basato sull’intelligenza artificiale.
SPECIALE 26.5.2023: in OMAGGIO per gli abbonati n. 8/2023 Settimanale Cartabia
Verona, questi gli orientamenti sul Processo civile d.c. (dopo Cartabia): verbale di riunione ex art. 47 quater o.g.
La Nuova Procedura Civile del 23.5.2023
SPECIALE 19.5.2023: in OMAGGIO per gli abbonati n. 7/2023 Settimanale Cartabia
Chiesto di escutere 8 testimoni, con conversione del rito da sommario in ordinario: il giudice riduce la lista testi, salvando il rito sommario
La Nuova Procedura Civile del 18.5.2023
La Nuova Procedura Civile del 17.5.2023
SPECIALE 12.5.2023: in OMAGGIO per gli abbonati n. 6/2023 Settimanale Cartabia
Cumulo di domande di separazione e divorzio d.c. (dopo Cartabia): Milano dice sì
La Nuova Procedura Civile del 10.5.2023 (7 news al giorno, 1400 all’anno)
Principio di sinteticità: atto troppo lungo (8 pagine per comparsa di risposta) legittima la compensazione delle spese
La Nuova Procedura Civile del 9.5.2023
VIOLA, Più probabile che non: 7 osservazioni critiche alla recente pronuncia della Cassazione
COCOLA-ZACCHEO, Organismi di mediazione ed enti di formazione. I circoscritti poteri di regolamentazione del Ministero.
SPECIALE 5.5.2023: in OMAGGIO per gli abbonati n. 5/2023 Settimanale Cartabia
Rinnovazione della citazione d.c. (dopo Cartabia)
Mexico, dal 2027 il processo si svolgerà nel Metaverso: ecco un video dimostrativo.
SPECIALE 28.4.2023: in OMAGGIO per gli abbonati n. 4/2023 Settimanale Cartabia
Opposizione a decreto ingiuntivo: nuovo rito si applica solo quando il ricorso monitorio sia stato depositato successivamente al 28 febbraio 2023.
SPECIALE 21.4.2023: omaggio per gli abbonati n. 3/2023
Cumulo di domande di separazione e divorzio d.c. (dopo Cartabia): per Genova applicabile al caso di consensuale.
Ricorso con cumulo di separazione e divorzio: Bari si orienta sulla tesi negativa
Libertà di forme e ammissibilità dell’atto nonostante il difetto di sinteticità: dopo la riforma Cartabia, le cose potrebbero cambiare?
Citazione – nuovo rito d.c. (dopo Cartabia) – notifica effettuata in data 1.4.2023 – conseguenze – nullità – rinnovazione
Decreto ingiuntivo e sopravvenuta riforma Cartabia (d.lvo 149/2022): la prima giurisprudenza
FESTI, Intelligenza artificiale e diritto
COCOLA-ZACCHEO, Mediazione civile, circolare ministeriale del 5 aprile 2023: nuovi requisiti e criticità
SPECIALE 7.4.2023: in OMAGGIO per gli abbonati il Settimanale Cartabia
Giudicato da mancata opposizione a decreto ingiuntivo e consumatore, sì al controllo sull’abusività della clausola in sede monitoria: ecco le Sezioni Unite
Domanda di divorzio d.c. (dopo Cartabia): il termine è di procedibilità, non più proponibilità; queste le conseguenze pratiche.
FORMULA: comparsa di risposta con appello incidentale (dopo d.lgs 149/2022)
Cumulo di domande di separazione e divorzio d.c. (dopo Cartabia): queste le indicazioni del Tribunale di Vercelli
La Nuova Procedura Civile del 23.3.2023
Opposizione a decreto ingiuntivo d.c. (dopo Cartabia): queste le linee guida del Tribunale di Venezia
Tribunale di Lecco su entrata in vigore della riforma Cartabia (d.lvo 149/2022) per i procedimenti introdotti con citazione e per opposizione a decreto ingiuntivo.
La Nuova Procedura Civile del 17.3.2023, speciale riforma Cartabia (d.lvo 14972022): la primissima Giurisprudenza
Rito semplificato di cognizione: Milano opta per interpretazione estensiva del giustificato motivo
VIOLA, Decreto ingiuntivo e sopravvenuta riforma Cartabia (d.lvo 149/2022)
RIZZELLI, Gli ordini di protezione contro gli abusi familiari dopo la riforma del processo civile di cui al d.lgs. n. 149 del 2022 (artt. 473-bis.69 – 473-bis.71)
RUDI, Quanto vale una censura?
PRIMICERI, Processo del lavoro post Cartabia: queste le novità
Giudice di Pace di Prato: sospensione dei decreti ingiuntivi per il 2023
Riforma del processo civile, ufficio del Giudice di Pace di Milano, disposizioni in merito al contributo unificato dal 1.1.2023 e dal 1.3.2023 (comunicazione del 14.2.2023)
Decreto ingiuntivo non opposto: giudicato valicabile in ragione della tutela del consumatore.
La Nuova Procedura Civile del 17.2.2023: speciale ultime novità sulla riforma Cartabia
Riforma Cartabia famiglia: pubblicato in Gazzetta Ufficiale emendamento che posticipa l’efficacia del divieto di ascolto del minore da parte di giudici onorari al 30.6.2023
SCHEMA, Rito ordinario di cognizione post Cartabia: che succede se il giudice omette o ritarda il decreto ex art. 171-bis c.p.c.?
La Nuova Procedura Civile del 9.2.2023 (7 news al giorno, 1400 all’anno)
SCHEMA: Riforma Cartabia, sempre no alla produzione di documenti in udienza
SPINA, Riforma del processo civile: da quando si applicano le modifiche alla mediazione? Queste le contrapposte soluzioni interpretative.
La Nuova Procedura Civile del 31.1.2023
VIOLA, Rito semplificato di cognizione ex art. 281 decies c.p.c.: le nuove preclusioni forti e deboli
Notifica a mezzo pec: se la casella è piena, allora il notificante deve procedere presso il domicilio fisico eletto
Contributo unificato e rito semplificato di cognizione (riforma Cartabia)
Nuovo art. 121 c.p.c. (d.lvo 149/2022) con atti chiari e sintetici: queste le possibili conseguenze in caso di violazione
Schema Notificazioni: le novità dopo la riforma Cartabia
SCHEMA: nuovo rito ordinario, dalla citazione alla prima udienza
SCHEMA iter: procedimento semplificato di cognizione ex art. 281 decies c.p.c. (dopo la legge di Bilancio 2023)
SCHEMA: Procedimento innanzi al Giudice di Pace dopo la legge di bilancio 2023, date di efficacia
TABELLA, Mediazione, legge di bilancio, anticipazione della riforma del processo civile: testo di legge con tutte le modifiche con date di efficacia (testo a fronte, ante e post riforma)
La Nuova Procedura Civile del 9.1.2023 (7 news al giorno)
Milleproroghe sulla Giustizia in Gazzetta Ufficiale + schema
Legge di bilancio 2023: date di efficacia della riforma del processo civile
Formula: atto di appello alla luce della riforma 2023
Riforma processo civile 2023: pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’anticipazione dell’entrata in vigore
VIOLA, Fatto e Diritto con un approccio giurimetrico
Inefficacia del pignoramento per tardivo deposito nella nota di trascrizione: Mantova non condivide l’orientamento della Cassazione perchè va seguita la lettera della legge
SCHEMA: Udienza a trattazione scritta (c.d. udienza cartolare), evoluzione della disciplina dalla legislazione emergenziale (Covid) alla riforma del processo civile (d.lgs. 149/2022) in vigore dal 1.1.2023
CERRATO, L’ammissibilità dell’azione revocatoria semplificata ex art. 2929 – bis. c.p.c. avverso l’atto di conferimento di quote sociali quale negozio a titolo gratuito (nota a Trib. Savona, 7 settembre 2022)
No al rapporto di lavoro se non si raggiunge la più elevata idoneità rappresentativa e congruità logica (attendibilità)
ALBANESE, Il futuro della Giustizia è smart?
Responsabilità sanitaria: erroneo il riferimento del CTU al criterio probabilistico laddove riguardi l’indagine sulla condotta
VIOLA, Probabilità prevalente nel caso di più alternative causali, tra logica e test baconiano (nota a Cass. 25884/2022)
Interpretazione conforme a direttive UE: sì va bene, ma senza arrivare ad un’interpretazione contra legem del diritto nazionale (IL ≥ IR). La direttiva (anche se chiara, precisa e incondizionata) vincola lo Stato, ma non il cittadino.
SPINA, Contumacia e oneri probatori: contrasto giurisprudenziale?
Superbonus 110%: miglioramento dell’efficienza energetica può ledere il decoro, ma serve la prova
Superbonus 110%: se è innovazione lesiva del decoro architettonico, serve l’unanimità
Giudizio di legittimità: denunciabile solo la motivazione che si traduce in violazione di legge costituzionalmente rilevante, alla luce dell’art. 12 preleggi (giurisprudenza costante)
Danno da emotrasfusione, nesso causale tra trasfusione e contagio, accertamento della Commissione medico-ospedaliera, efficacia probatoria: parola alle Sezioni Unite
ALBANESE, Riflessioni a margine del XXXV Congresso Nazionale Forense: dalle radici identitarie i nuovi orizzonti della Professione
LESTINI, Il forense e il domicilio digitale
Tabella Progetti Tribunali/Università in materia di giustizia predittiva di L. GIORDANO
Speciale Riforma Processo Civile: LIBRI + SCHEMI + DOTTRINA + FORMULE + TESTI DI LEGGE + RELAZIONI ILLUSTRATIVE + GIURISPRUDENZA + PRASSI & CHIARIMENTI
SPINA, Riforma del processo civile. Le principali novità in tema di mediazione nel d.lvo 149/2022
Riforma Processo Civile: ecco il testo pubblicato in gazzetta Ufficiale
Giustizia Predittiva induttiva (impostazione statistico-giurisprudenziale): arriva anche il Tribunale di Milano
Tabelle nuovi PARAMETRI FORENSI (in vigore dal 23.10.2022)
Riforma del processo civile approvata in via definitiva: queste le novità
BROSIO, Il profilo gius-economico della tutela cautelare d’urgenza nel contesto epidemiologico Covid-19
Locazione abitativa: no all’obbligo di rinegoziazione da sopravvenuta pandemia Covid
FORMULA: atto di citazione (per procedimenti instaurati successivamente al 28.2.2023)
Riforma del processo civile (l. 206/2021): relazione illustrativa
Interpretazione: non deve mai essere strumento per sostituirsi alla voluntas legis
Il Giudice non si basa sulle probabilità, ma su prove certe: sì alla conferma logica superiore (più elevata idoneità rappresentativa), per Corte dei Conti Sicilia.
Incompatibilità tra norme e possibilità ‘abrogativa’ per il giudice: VIGNETTA
Ipsoa estende Giurimetria al fiscale: giustizia predittiva (induttiva), su spinta del progetto di legge
CAPUTO, L’intelligenza artificiale applicata alla giustizia: strumento dell’uomo o suo sostituto?
Speciale novità ex l. 206/2021 in vigore da oggi 22.6.2022 in tema di FAMIGLIA ed ESECUZIONI
ZACCARO, Pignoramento presso terzi: modifiche ex l. 206/2021 in vigore dal 22.6.2022 e problemi applicativi
RIZZELLI, L’art 709 ter c.p.c. novellato dalla l. 206/2021 e il problema della nozione di pregiudizio per il minore
Schema: NUOVO PIGNORAMENTO PRESSO TERZI alla luce delle modifiche introdotte dalla l. 206/2021 di riforma del processo civile
GRECO, Opere d’Arte: breve vademecum pratico-giuridico per il loro acquisto
Sì al nesso di causalità anche in situazioni sotto il 50%+1, ma con prudente apprezzamento della complessiva evidenza probatoria.
Giustizia predittiva (induttiva) in materia tributaria: ecco il testo della proposta di legge.
COZZA-MEDINELLI, Sui buoni fruttiferi postali serie q/p e sul tasso di interesse
CERRATO, Sui rapporti tra tutela cautelare d’urgenza ex art. 700 c.p.c. e coercizione indiretta ex art. 614 bis. c.p.c.
MARASCA, Il calendario del processo civile: la pratica attuazione.
Invito a conciliare indicando termini, per il ricorrente, per far pervenire la sua proposta e, per controparte, per replicarvi con controproposta (Corte dei conti)
E’ sbagliata l’applicazione generalizzata del più probabile che non: le prove sono informate al criterio della più elevata idoneità rappresentativa e congruità logica
VIOLA, Responsabilità civile: riflessioni critiche in tema di certezza probabilistica, probabilità baconiana e causalità materiale presa a prestito dal diritto penale.
Analogia legis e iuris solo in caso di lacuna normativa ed impossibilità di interpretazione letterale: non basta invocare il “sistema”
Avvocato sottoposto a procedimento disciplinare e cancellazione dall’albo
Imposta di registro sui provvedimenti che definiscono i giudizi di opposizione all’esecuzione ex art. 615 c.p.c. in cui l’Agenzia delle entrate-riscossione è parte convenuta opposta (Ministero della giustizia, provvedimento 30.10.2024)
Ricorso per la dichiarazione dello stato di insolvenza di una società, irritualità di memorie tecniche e tardività delle eccezioni, rito camerale, prevalenza della sostanza sulla forma
Privacy, risoluzione agevolata dei procedimenti sanzionatori
Entro quando far valere l’altrui pregressa ‘non contestazione’?
Webinar, 29.11.2024: Intelligenza Artificiale al servizio degli studi legali
Obbligo di colleganza e diritto di difesa
Concordato preventivo biennale: d.l. 14 novembre 2024, n. 167 in Gazzetta ufficiale
domenica, Novembre 24, 2024