Irragionevole durata del processo, equa riparazione: la successiva estensione della domanda di indennizzo al periodo di ulteriore durata del processo presupposto non costituisce mutatio libelli

In tema di equa riparazione, la successiva estensione della domanda di indennizzo al periodo di ulteriore durata del processo presupposto non costituisce “mutatio libelli”, venendo in rilievo una protrazione della medesima violazione, oggetto di specifica integrazione dell’originaria domanda ed insuscettibile di ledere il principio del contraddittorio. Inoltre, il rito applicabile a tale estensione, pure ove essa sia stata richiesta dopo l’entrata in vigore della l. n. 134 del 2012, resta quello dell’epoca di introduzione del giudizio “ex lege” Pinto, in ragione del carattere unitario dello stesso, nonostante quest’ultimo sia stato instaurato nel sistema regolato dalla normativa antecedente la citata l. n. 134.

[massima ufficiale]

 
Cassazione civile, sezione seconda, ordinanza del 5.9.2019, n. 22300