Il giudice può legittimamente rifiutare una richiesta di C.t.u. laddove la parte voglia supplire alla propria deficienza probatoria.
La consulenza tecnica d’ufficio non è un mezzo istruttorio in senso proprio e, avendo la finalità di coadiuvare il giudice nella valutazione di elementi acquisiti o nella soluzione di questioni che necessitino di specifiche conoscenze, non può essere utilizzato al fine di esonerare la parte dal fornire la prova di quanto assume, ed è quindi legittimamente negata qualora la parte tenda con essa a supplire alla deficienza delle proprie allegazioni o offerte di prova, ovvero di compiere una indagine esplorativa alla ricerca di elementi, fatti o circostanze non provati [Tribunale di Perugia, sezione seconda, sentenza del 28.8.2013].
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