Accertamento sulla mancata copertura assicurativa compiuto nel processo penale: rileva nel processo civile?

L’accertamento fattuale, relativo alla mancata copertura assicurativa, compiuto nel processo penale, in cui ha partecipato quale responsabile civile anche l’assicurazione, e che si è concluso con l’affermazione della penale responsabilità dell’imputato e la condanna dello stesso, in solido con l’assicurazione responsabile civile, al risarcimento dei danni in favore delle costituite parti civili, non può non fare stato nei confronti della detta responsabile civile, trattandosi di accertamento in fatto che ha costituito il presupposto stesso della condanna generica dell’assicurazione, quale impresa designata, al risarcimento dei danni. Per il principio in base al quale “la sentenza del giudice penale che, accertando l’esistenza del reato, abbia altresì pronunciato condanna definitiva dell’imputato al risarcimento dei danni in favore della parte civile, demandandone la liquidazione ad un successivo e separato giudizio, spiega, in sede civile, effetto vincolante in ordine alla “declaratoria iuris” di generica condanna al risarcimento ed alle restituzioni, ferma restando la necessità dell’accertamento, in sede civile, della esistenza e della entità delle conseguenze pregiudizievoli derivate dal fatto individuato come “potenzialmente” dannoso e del nesso di derivazione causale tra questo e i pregiudizi lamentati dai danneggiati” si veda Cass. 5560 del 2018 e Cass. 18352/2014.

 

Cassazione civile, sezione terza, ordinanza del 11.12.2018, n. 31947