Iura novit curia e simmetria tra chiesto e pronunciato
Nel procedimento civile – così come in quello tributario, non sussistendo sul punto preclusione di compatibilità – l’applicazione del principio di cui all’art. 113 c.p.c., comma 1, fa salva la possibilità-doverosità per il giudice di assegnare una diversa qualificazione giuridica ai fatti ed ai rapporti dedotti in lite, nonchè all’azione esercitata in causa. Ricercando, a tal fine, le norme giuridiche applicabili alla concreta fattispecie sottoposta al suo esame, e ponendo a fondamento della sua decisione disposizioni e principi di diritto eventualmente anche diversi da quelli (erroneamente) richiamati dalle parti. Con il solo limite di occuparsi della qualificazione giuridica del rapporto, e non della immutazione della fattispecie con conseguente violazione del principio di correlazione tra il chiesto ed il pronunciato ex art. 112 c.p.c.
Cassazione civile, sezione quinta, sentenza del 4.4.2018, n. 8284