Principio c.d. dell’apparenza, sentenza emessa in sede di opposizione in materia esecutiva: strumenti di tutela

In base al principio c.d. dell’apparenza, l’individuazione del mezzo di impugnazione esperibile contro un provvedimento giurisdizionale va effettuata facendo esclusivo riferimento alla qualificazione data dal giudice all’azione proposta, con il provvedimento impugnato, a prescindere dalla sua esattezza e dalla qualificazione dell’azione data dalla parte, e tanto al fine di escludere che la parte possa conoscere ex post, ad impugnazione avvenuta, quale era il mezzo di impugnazione esperibile. Ne consegue che, nel caso di sentenza emessa in sede di opposizione in materia esecutiva, la stessa è impugnabile con l’appello, se l’azione è stata qualificata come opposizione all’esecuzione (fatto salvo il periodo di vigenza dell’art. 616 c.p.c., u.c., ult. inc., abrogato dalla L. n. 69 del 2009, art. 49, comma 2), mentre è esperibile il ricorso per cassazione, qualora l’azione sia stata definita come opposizione agli atti esecutivi.

 

Cassazione civile, sezione sesta, ordinanza del 20.1.2017, n. 1561