Diritto di credito incorporato in un titolo di credito, espropriazione di crediti presso terzi invece che pignoramento a carico del debitore principale in possesso del titolo, conseguenze

Qualora il pignoramento di un diritto di credito incorporato in un titolo di credito intervenga con le forme dell’espropriazione di crediti presso terzi anzichè, come impone l’art. 1997 c.c., nelle forme del pignoramento diretto a carico del debitore principale in possesso del titolo, il soggetto pignorato che in forza di esso sia debitore cartolare ha un interesse (derivante dalla congiunta soggezione al non dover disporre della somma oggetto del credito consacrato nel titolo e dal rischio di vedersi chiedere il pagamento da chi del titolo sia in possesso) a dolersi dell’illegittimità delle forme del pignoramento con il mezzo dell’opposizione agli atti. Della lesione di tale interesse detto soggetto non poteva dolersi nel giudizio di accertamento dell’obbligo del terzo secondo il regime anteriore all’attuale art. 549 c.p.c.

 

Cassazione civile, sezione terza, sentenza del 5.4.2016, n. 6536