Relazioni degli investigatori privati: prove atipiche, scritti provenienti da terzi o testimonianza?

Le relazioni degli investigatori privati sono scritti del terzo in funzione di supporto testimoniale alla tesi della parte che li ha incaricati; ne consegue che, nel processo civile, non possono essere utilizzate le dichiarazioni testimoniali degli investigatori ma, semmai, i fatti precisi, circostanziati e chiari che il terzo (investigatore) abbia appreso con la sua percezione diretta: e ciò mediante la raccolta della prova orale nel processo [Tribunale di Milano, sezione nona, ordinanza del 8.4.2013].

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