Testimonianza dei parenti, valutazione del giudice

Dove ribadirsi che, in tema di prova testimoniale, l’insussistenza (per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 248 del 1994) del divieto di testimoniare sancito per i parenti dall’art. 247 cod. proc. civ. non consente al giudice di merito una aprioristica valutazione di non credibilità delle deposizioni rese dalle persone indicate da detta norma, ma neppure esclude che l’esistenza di uno dei vincoli in essa indicati possa, in concorso con ogni altro utile elemento, essere considerato dal giudice di merito, ai fini della verifica della maggiore o minore attendibilità delle deposizioni stesse [Cassazione civile, sezione prima, sentenza del 18.06.2015, n. 12647].

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